Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia Credete nella solidarietà femminile? Ne abbiamo parlato con Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere

Credete nella solidarietà femminile? Ne abbiamo parlato con Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere

di Sonia D'Agostino

La solidarietà femminile riesce a manifestarsi come sostegno reciproco oppure funziona solo se l’obiettivo comune è mettersi contro qualcuno o qualcosa? È la vendetta l’unico elemento che unisce il femminile? Oppure quando le donne si sostengono succedono cose meravigliose?

È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo discusso in studio insieme ai nostri ospiti Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere, Stefano Bongarzoni e Beba Albanesi. 

Spesso alle donne si rimprovera la poca complicità e il non sostenersi a vicenda. Se le donne imparassero ad essere solidali come i maschietti, cambierebbero molte cose. Purtroppo la solidarietà spesso non fa parte del vocabolario femminile, anche se le donne unite sono una forza e riescono a fare cose meravigliose. Anche se spesso dipende dal tipo di legame, quando si parla di vera amicizia succedono cose belle e straordinarie! In tutti gli altri casi lo si fa solo ed esclusivamente per il raggiungimento di un obiettivo, neanche tanto comune. Per alcune persone la solidarietà femminile non esiste. Sono le prime che sono pronte a pugnalarsi alle spalle.

 

Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere in questi giorni sono alla Sala Umberto di Roma con la commedia teatrale Le figlie di E.V.A. Questo divertente spettacolo è diretto da Massimiliano Vado e interpretato appunto da Mariagrazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi che è anche autrice del testo insieme a Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello.

Maria Grazia Cucinotta, parlando di donne, è convinta che “nella vita gli uomini sono più complici, si sostengono a vicenda e non provano invidia. Tra le donne è raro. Il messaggio che vogliamo lanciare in “Le figlie di E.V.A.” è che noi siamo una forza unica. Spesso anche le donne che hanno tutto non sanno essere amiche delle donne, è una questione di insicurezza, anche se hanno tutto sono in continua lotta contro se stessa perchè hanno un vuoto da riempire. Nella vita ognuno deve vivere in libertà assoluta senza che qualcuno gli dica parche lo hai fatto non puoi entrare nella vita degli altri cercando di essere giudice”. 

Per Vittoria Belvedere “deve succedere qualcosa di importante per unire le donne, ma se ci uniamo non ce n’è per nessuno. Una frase iconica della nostra commedia è che dietro ogni uomo c’è sempre una grande donna, ma dietro una grande donna non c’è nessuno. Dobbiamo solo imparare ad avere più fiducia in noi stesse”.

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