Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia Lui, da protagonista a comparsa

Lui, da protagonista a comparsa

di Sonia D'Agostino

E’ vero.

Siamo incomprensibili, umorali. Cerchiamo tutto e il contrario di tutto. Non importa quanto sacrificio comporti: siamo mamme impeccabili – o almeno ci proviamo – e non rinunciamo alla nostra carriera.

Prepariamo la cena e intanto al telefono organizziamo la riunione del giorno dopo. Andiamo a lavorare ma, nella pausa pranzo, quando si può, cerchiamo di andare in palestra o di fare una passeggiata veloce per provare a tenerci in forma.

Ma sembra che non basti mai. Succede anche a voi? Ci sentiamo costantemente sul chi va là. Come se non fosse mai abbastanza. Il rischio del paragone della donna perfetta, del “dovresti fare come” e “vestirti così” è sempre dietro l’angolo.

Quando qualche giorno fa, in trasmissione, in collegamento telefonico, l’attrice  Francesca Milani ha imitato una donna dell’Est che senza mezzi termini ironizzava sulle italiane, ho ricevuto una marea di messaggi di ascoltatrici avvelenate- che non avevano inteso  che si trattava di una imitazione in versione comica – e di uomini che, invece, si mostravano d’accordo su quanto andava dicendo questa fantomatica signora.

Sarà impopolare ma è così. Al di là di quello che è successo sabato scorso in Rai  con la chiusura del programma condotto da Paola Perego, la verità è che ci sono molti uomini che la pensano in questo modo. Le donne italiane dovrebbero- secondo molti – essere diverse.

Per così dire, tornare alle origini.

Poi, però, ho pensato: ma tutto questo casino per cercare di essere perfette, alla fine, per chi lo facciamo? Per noi stesse o per gli uomini? E in quest’ultimo caso, chi sono gli uomini con i quali abbiamo a che fare ogni giorno? Penso soprattutto ai 40enni di oggi, che sempre più spesso somigliano a comparse di se stessi, tra chat, telefoni e playstation.

 Senza voler generalizzare ma, se è vero che la donna si è emancipata al punto da non corrispondere più all’ideale femminile che ha l’uomo in testa, sarebbe interessante capire come, a sua volta, è cambiato l’uomo.  Sarà mica che non riusciamo a capirci perché a forza di emanciparci, uomini e donne, siamo arrivati a distanze abissali? 

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