Home Le nostre rubricheEventi Maurizio Costanzo a Io le donne non le capisco: “Maria? Mi manca: mai stati lontani per così tanto tempo”

Maurizio Costanzo a Io le donne non le capisco: “Maria? Mi manca: mai stati lontani per così tanto tempo”

di Sonia D'Agostino

Costanzo, Sanremo è sempre Sanremo. Anche se c’è chi dice che non lo vede, ma Sanremo per tutti noi è un appuntamento fisso come il Natale, una festa…
È il patrono d’Italia: è una manifestazione che raccoglie milioni di persone per cinque sere. Che piaccia o no, non c’è nulla come Sanremo: è così da 67 anni. E’una costante dell’Italia.

Hai guardato più Sanremo o Maria?
Ho guardato Sanremo e, dunque, Maria.

È riuscita a non rifiutarsi: scendere quella scalinata è impossibile.
Quella è una trappola. Non so come facciano a scendere, è sempre stata perigliosa. Sono stato una sola volta a Sanremo, nel 2010, giravo per le conferenze stampa della mattina con direttori di rete , cantanti e una smisurata platea di giornalisti. Ho fatto l’ospite l’ultima serata, si fa una fatica fisica incredibile, uno stress! Dopo la seconda serata lo seguivo in tv dall’albergo, e il giorno dopo andavo alla conferenza stampa.

Da grande romantico quale sei, so che è arrivata una conchiglia bellissima e un biglietto “Torna a casa presto”.
Sono ventitré anni che siamo sposati e venticinque che siamo insieme: avere un bel rapporto dopo tanti anni, io che mi sono sposato quattro volte, posso garantire che è una gran fortuna.
Non c’è un segreto, è che non c’è competizione, abbiamo trovato un equilibrio. Non nascondo che mi manca. È partita da quattordici giorni, noi non siamo mai stati lontani per così tanto tempo.

Dove è fondamentale lei per te e dove lo sei tu per lei?
E’un fatto di incrocio di caratteri, non si può stabilire prima, si può solo esser contenti dopo.
C’è fiducia, c’è la persona alla quale chiedi consiglio. Non credo che esistano rapporti privi di stima.

Quando ti vedono in tv sembra sempre che i personaggi pubblici stiano sulla Luna..
E’un luogo comune: viviamo, soffriamo come tutti gli altri, con un rischio in più: quello della volontaria imposizione in pubblico e, dunque, eternamente sotto giudizio. Ma questa è una scelta che ciascuno fa.

Vedendo Maria lì, che cosa pensi?
Dà emozione. Non ho mai visto Sanremo tutte le sere, quest’anno mi tocca. Lei mi chiama appena finito, poi ci sentiamo la mattina dopo gli ascolti e di pomeriggio durante le prove. Mi chiede com’è l’insieme e, secondo me, è positivo. Hanno innestato una marcia in più, quella delle persone comuni in mezzo agli altri.

Ci sono state delle eliminazioni importanti, Gigi D’Alessio, Al Bano…Cosa ne pensi?
Devo dire che c’è stata una falcidia incredibile. Da questo punto di vista è stato uno strano Sanremo, irrispettoso verso i classici.
Probabilmente ha vinto l’aspetto social?
Con la realtà dei social dobbiamo imparare a convivere in ogni manifestazione. Io non me la sento di criticare, mi sembra bello questo dialogo internazionale tra le persone. Però, sì, credo che questo festival abbia risentito più degli altri dell’influenza dei social.

So che hai progetti per il futuro, dove ti troveremo?
Ci saranno sei puntate del Costanzo Show, poi un programma per Rete4 che si chiama Italiani: insieme ad uno storico racconteremo gli italiani di ieri, di oggi e di domani. L’idea c’è e, a brevissimo, ci metteremo al lavoro.

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