Mariangela Melato, il Mito!

di Nori Corbucci

Domenica otto aprile alle 8.30 il teatro Argentina era già strapieno. Fabrizio Corallo, giornalista indipendente, amico della gente dello spettacolo, aveva organizzato, con la costante collaborazione di Renzo Arbore un omaggio a Mariangela Melato. La più brava attrice di teatro della mia generazione. I fortunati ospiti della serata, hanno potuto godere di stralci del suo talento e brani della sua vita privata. Ho avuto il privilegio di essere stata sua amica. Con LEI (così la chiamavano i suoi collaboratori) non ci si annoiava mai né a teatro né sul set e tanto meno nella vita privata. Era intelligente, ironica, colta, elegante dentro e fuori, divertente e divertita. Conobbi Mariangela Melato appena arrivata a Roma, venne a casa mia insieme a Renzo Arbore, con cui era da poco in flirt. Rimasi subito affascinata dal suo modo di parlare e di muoversi. Portava una pettinatura originale e trasgressiva per i tempi: capelli cortissimi ( mezzo centimetro) biondo chiaro, era al contempo carismatica e semplice, mi conquistò immediatamente, ci intendevamo a perfezione. Io la invitavo a cena ad ogni occasione e spesso dopo il teatro mi invitava lei. Insieme agli amici comuni, abbiamo passato intere nottate a fare giochi di società, tra il demenziale e il colto, lei era ludica e competitiva e le piaceva sfidarci in questi giochi di memoria dove spesso vinceva, tipo: “La camiciaia”, “Prendo la valigia”, “Banzai” “Genius” e altri.

Mariangela è stata per tutti noi un’amica talmente speciale per i suoi tanti pregi, impossibile dimenticarla. L’altra sera il teatro era gremito di colleghi, registi, amici, collaboratori e ammiratori che hanno seguito commossi e in silenzio il bel documentario che ci ha riportato Mariangela Melato viva tra noi, con la sua inconfondibile voce e con la strabiliante capacità di snodarsi come un burattino e di ballare meglio di una ballerina professionista. Abbiamo rivissuto l’intera gamma delle sue espressioni: dal drammatico al comico.
Terminata la proiezione, gli occhi di noi amici erano lucidi dalla commozione.
Sarebbe una lista troppo lunga nominare tutti i presenti, ma non posso ignorare: la sorella Anna, l’amica del cuore Brunetta Parmesan, Marisa Laurito, Piera Degli Esposti, Roberto D’Agostino, Enrico Vanzina, Mimmo Di Masi, Roberto Ciccutto, Maddalena e Gianni Letta, Michele Mirabella, Franca Leusini, Liliana Cavani, Lidia Ravera, Simona Marchini e alcuni registi che l’hanno diretta in teatro. Spero che Fabrizio Corallo legga queste mie note, perché a lui va il mio personale ringraziamento per avermi regalato ancora un po’ della compagnia della nostra amata Mariangela.

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