Home Carriera e dintorni Donna in carriera: alleata o rivale?

Donna in carriera: alleata o rivale?

di Corinna Moncelsi

Fin dalla più tenera età le donne vengono cresciute ed educate al ruolo di madre e di moglie: crescendo, capiscono che il mondo è fatto di tante strade e possono quindi – per fortuna oggi – scegliere quale seguire.

Alcune rimangono intrappolate in ruoli che non hanno scelto o che non le rappresentano ed altre riescono a realizzare tutti i sogni nel cassetto: in ogni caso gli stereotipi molto spesso limitano oppure diventano barriere che ostacolano la strada di molte di loro. Per quanto riguarda la carriera lavorativa, basta dare un’occhiata ai numeri relativi alle donne nei Consigli di Amministrazione per capire quanto sia più difficile per il genere femminile arrivare a ricoprire ruoli apicali. Anche se con l’entrata in vigore nel 2011 della Legge Golfo – Mosca, la cosiddetta Legge sulle “quote rosa”, i numeri relativi alle donne che siedono nei Consigli di Amministrazione sono aumentati, il genere femminile trova spazio in realtà solitamente molto piccole.

Ovunque si legge che le donne si laureano di più, in minor tempo e con voti migliori dei colleghi uomini: inoltre hanno un tasso di formazione post universitaria molto elevato. Quando però si tratta di fare carriera trovano sbarramenti per diversi motivi non solo sociali come ad esempio la mancanza di welfare per la cura della famiglia, ma anche personali come ad esempio il dover nascondere la propria femminilità o la carenza di autostima. Questo accade perché solitamente è la donna ad avere sulle proprie spalle la cura della casa, dei figli e spesso anche dei genitori: si trova lavoro in età più avanzata ed anche i figli, di conseguenza nascono più tardi e in molti casi i genitori sono anziani e non riescono a fornire supporto alla nuova famiglia. Tutto ciò porta a pensare di non farcela, a sentirsi in colpa per le attenzioni negate ai propri cari e a scegliere delle modalità contrattuali ridotte come ad esempio il part-time.

La donna in carriera è spesso una donna che ha dovuto dare e dimostrare molto di più di un uomo: sicuramente una persona che ha un enorme bagaglio di esperienza e che ha molto da insegnare non solo in termini di competenze, ma come scuola di vita per le altre donne che vogliono intraprendere lo stesso percorso. In tal caso non è la donna in carriera la vera rivale, ma le paure e le insicurezze che portano a non far dialogare le donne con le altre donne: “Io le donne non le capisco” perché talvolta diventano nemiche di se stesse non riuscendo ad andare oltre le apparenze e, nonostante parlino di collaborazione, supporto e rete tra donne, di frequente lasciano queste parole al vento senza passare dalle parole ai fatti. In questo senso le donne in carriera devono essere trainanti: possono essere un modello positivo per tante donne che potrebbero farcela, ma rimangono chiuse nel proprio guscio.

Le donne manager solitamente sono sicure di sé e non temono la rivalità con le altre donne: sono inoltre pragmatiche ed organizzate. Bisogna solamente trovare i tempi giusti, perché sono sempre molto impegnate, in quanto frequentemente ricoprono più di un incarico. Queste donne sanno comunicare con le altre donne, perché già ci sono passate e sanno offrire meravigliosi e ottimi consigli in ambito lavorativo. Inoltre tra donne non c’è bisogno di un linguaggio particolare o di sottolineare le gerarchie e non c’è bisogno di dover dimostrare di essere più forti. Anche le donne hanno debolezze e spesso una sensibilità differente dagli uomini ma tra donne non c’è la paura di dimostrare le proprie emozioni oppure di ammettere un errore. Ovviamente non sono tutte perfette, a volte alcune possono risultare un po’ ruvide e spigolose perché magari sono state segnate da un passato che le ha tolto molto: spesso per raggiungere i propri obiettivi hanno dovuto fare grandi rinunce a volte sacrificando gli affetti o la famiglia oppure si sono dovute costruire una corazza per affrontare il mondo senza mostrare le proprie ferite.

Continua a seguirci:

1 Commento

Isabella 27 Settembre 2018 - 15:31

Bravissima Corinna hai centrato il problema sicuramente perché lo vivi in prima persona .Hai le idee molto chiare , continua così a credere in quello che dici .😘

Rispondi

Rispondi a Isabella Cancella risposta

Articoli che ti potrebbero interessare