Home Lei e lui Marina Baldi: “L’uomo violento non cambia: ragazze, fuggite il prima possibile”

Marina Baldi: “L’uomo violento non cambia: ragazze, fuggite il prima possibile”

di Marina Baldi

A che numero siamo arrivati dal 1 gennaio? 10? 20? 30? Quante donne sono state uccise fino ad oggi dai loro compagni? Da chi avrebbe dovuto amarle e proteggerle? Da chi non ha saputo accettare il desiderio di libertà dalla violenza familiare e ha preferito eliminare l’oggetto del proprio amore malato al suono del tragico “o mia o di nessuno”?

L’ultima stamattina in Sardegna. Ormai accendere la televisione ed ascoltare il tg è diventato difficile, direi faticoso. Vedere il volto sorridente di tante donne accanto al proprio carnefice, che sono raggianti nei ricordi di una vita non immaginando, o non volendo immaginare, che quella felicità, accanto ad un uomo violento, è destinata a finire, e quasi sempre nel peggiore dei modi. Quei volti ci emozionano, ci fanno tenerezza, ci fanno indignare. Ci fanno discutere sulla necessità di prevenzione, di certezza della pena. Quei volti ci entrano nel cuore e pensiamo che non li dimenticheremo mai. Ma poi il giorno dopo inizia un altro tg e vengono mostrate le immagini di nuove vittime. Un altro volto sorridente, un’altra mattanza ai limiti dell’immaginabile. Un altro, l’ennesimo, amore malato. E l’immagine di volti precedenti sfuma, non si ricordano le espressioni, i nomi, le circostanze in cui sono state uccise. Da addetta ai lavori io mi rifiuto di fare di queste vittime un numero, perché questo numero cresce di giorno in giorno. Pur essendo abituata a questa violenza non voglio abituarmi a questi volti che sfumano nei ricordi, a questo elenco infinito di descrizione di colpi inferti, modalità di aggressione, tentativi inutili di depistaggio che hanno come unico effetto quello di far indignare chi ascolta queste ridicole versioni dei fatti. Dietro ad un fascicolo e ad una indagine c’è sempre una storia di vita piena di sogni e desideri che si sono infranti contro una realtà che si fatica ad accettare. Un uomo violento non cambia, non guarisce, non torna indietro. Nemmeno se a cercare di aiutarlo sei tu, la ragazza che lo ama e che “sa come prenderlo”. Non si guarisce dalla violenza, ragazze. Facciamocene una ragione e fuggiamo il più presto possibile.

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