Home Lei e luiVisto da lei e lui Stadio passione in rosa con “sorpresa”

Stadio passione in rosa con “sorpresa”

di Enrico Sarzanini

Un tempo territorio prettamente maschile, lo stadio si è finalmente aperto alle cosiddette “quote rosa”. Già, le donne allo stadio non sono più una novità. Merito soprattutto delle società di calcio che, negli ultimi anni, hanno inserito anche il gentil sesso nelle categorie da favorire con sconti o promozioni. Nell’ultima partita che ho seguito per lavoro allo stadio Olimpico tra me e me ho pensato “che bello, guarda quante sono”.

Una vera gioia vedere gli spalti invasi di ragazze con sciarpa al collo, ma anche e soprattutto la tribuna stampa piena zeppa di “colleghe” giornaliste, impegnate a parlare amabilmente di calcio, di schemi, di gol, di calciatori, di tattica, a confrontarsi su temi che, fino a qualche anno fa, sembravano di esclusiva proprietà degli uomini. Dalla gioia, però, sono subito passato allo stupore.
Nessun pensiero sessista, tranquilli, a farmi riflettere è stato un particolare impossibile da farsi sfuggire: la totale assenza di quella interminabile fila al bagno marchio di fabbrica delle donne.
In questo momento forse starete sorridendo, eppure pensateci bene (e constatatelo voi stessi la prossima volta che deciderete di andare a vedere una partita di calcio): lo stadio è l’unico luogo al Mondo dove le donne non fanno la fila per “andarsi a dare una sistematina” come amano spesso dire, quando si sentono immancabilmente attratte dalla visita al bagno.

Al contrario quello degli uomini negli stadi viene letteralmente preso d’assalto e, purtroppo, in alcuni casi vandalizzato dallo scemo di turno, quasi come se fosse un rituale da compiere a tutti i costi. Eppure di donne allo stadio, credetemi, ce ne sono tantissime. Un giorno, magari, ce lo faremo spiegare. Intanto godiamoci la loro presenza sugli spalti, unica nota lieta di stadi ormai sempre più desolatamente vuoti.

di Enrico Sarzanini

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