Home Lei e luiCoppia e Famiglia Attenzione alle finte separazioni: nel 7% dei casi sono simulate

Attenzione alle finte separazioni: nel 7% dei casi sono simulate

di Gian Ettore Gassani

A grande richiesta, sul blog di Io le donne non le capisco torna “C’eravamo tanto amati”,  la rubrica dell’Avv.to Gian Ettore Gassani che ci tiene sempre informati su tematiche relative alla relazioni coppia da un punto di vista legale.

In Italia negli ultimi dieci anni si è fatto avanti il fenomeno piuttosto radicato delle separazioni simulate.

Secondo le stime del Centro Studi AMI, il 7% delle separazioni consensuali è simulato.

I motivi di tale fenomeno sono piuttosto chiari. La separazione fa venire meno il cumulo dei redditi, ai fini del modello ISEE, e ciò determina sgravi fiscali importanti, quali riduzione del costo delle tasse universitarie per i figli e i ticket sanitari.

Inoltre, se la coppia è proprietaria di due immobili, uno di questi potrà diventare prima casa per il coniuge (sulla carta) che dichiarerà di lasciare la casa coniugale.

Divorzio simulato

Fino ad oggi l’escamotage delle separazioni simulate riguardava coppie con redditi medio-alti che avevano (e hanno) tutto l’interesse di eludere il fisco. Tuttavia, con il reddito di cittadinanza alle porte, le separazioni simulate potrebbero fare gola anche alle coppie meno abbienti. La separazione agevolerebbe uno dei due coniugi che dimostrerà di essersi impoverito e di avere diritto a tale contributo economico.

Attualmente i giudici non hanno poteri per verificare la simulazione di una separazione. Ciò riguarda anche gli avvocati.

Peraltro, la spesa per separarsi consensualmente per finta è molto bassa (dagli 800,00 ai 2.000,00 euro) ed il gioco, pertanto, vale la candela.

Inoltre la Guardia di Finanza non ha i mezzi sufficienti per effettuare controlli nei confronti di queste coppie, che peraltro sono molto unite e complici.

Divorzio simulato

Anche nel caso in cui una di queste coppie fosse scoperta a stare sotto lo stesso tetto, i coniugi potrebbero dichiarare di essersi riconciliati il giorno prima.

Non si dimentichi che la separazione non scioglie il matrimonio, ma lo “sospende”. I coniugi separati sono ancora sposati e possono tornare insieme senza dover nemmeno informare il tribunale o il fisco.

Ciò significa che, fin quando nel nostro Paese esisterà la separazione (al contrario del resto d’Europa), i furbi delle separazioni per finta non verranno mai scoperti e, se scoperti, sarà difficile riuscire a sanzionarli

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