Home Lei e luiCoppia e Famiglia L’estate e la coppia che scoppia. A settembre

L’estate e la coppia che scoppia. A settembre

di Gian Ettore Gassani

Spiaggia, cocktail, musica, la brezza al tramonto e tutto ciò che anche per una sola settimana ti fa dimenticare il carico di un anno di lavoro alle spalle. Questo, per molti, è agosto o, comunque, il periodo delle ferie estive: dieci- quindici giorni per ricaricarsi, o anche di più per chi se lo può permettere, e staccare la spina.

Per molti ma non per tutti. Eh già, perché per tante famiglie quello estivo è il periodo della resa dei conti. Il ragionamento è semplice: si trascorre più tempo insieme, non ci sono “distrazioni” che ci allontanano dalle beghe di famiglia, il tempo è completamente dedicato al partner. E così, quello che può sembrare il traguardo sognato da molte coppie dopo mesi di lavoro, per altri si trasforma nel peggiore degli incubi.

Insomma, luglio e agosto sono i mesi nei quali la coppia scoppia. Parlo, chiaramente, di quelle coppie che hanno già delle fragilità,  che durante l’anno registrano segnali importanti di scollamento e di crisi imminente. E settembre, puntualmente ogni anno, diventa il mese nel quale si registra il record di istanze di separazione.

La vacanza, dunque , diventa spesso una lotta. Tutto potrebbe palesarsi con: “Hai preparato Marco per la spiaggia?”, “Perché non lo hai già fatto tu?”. Oppure “Stasera c’è la festa dell’albergo in piscina”, “No ma io preferisco un barbecue a casa”. E poi, il grande classico – non solo estivo in realtà, ma trasversale a stagioni e luoghi – del “Chi ti manda messaggi a quest’ora?”, “Nessuno, un collega”. Che se avessimo tutti colleghi così smart anche ad agosto, avremmo risolto i problemi relativi agli assenteismi sul posto di lavoro e simili.

Ma cosa succede ad agosto? Succede che subentrano equilibri nuovi rispetto al resto dell’anno, quando magari entrambi i coniugi lavorano, o hanno vite parallele che fanno fatica a incrociarsi. Va da sé che lasciare tutto ciò per trascorrere settimane o un mese intero con il partner può rappresentare una situazione per alcuni davvero insopportabile. Senza voler fare sociologia spicciola, parlano i numeri: negli ultimi cinque anni le richieste di separazione che seguono la vacanza estiva rappresentano oltre il 30% del totale.  E neanche la crisi economica aiuta a soprassedere, tutt’altro.  Le difficoltà economiche contribuiscono ad accentuare le tensioni e i litigi e la vicinanza viene vista come una sorta di arresto domiciliare. Insomma, se Bruno Martino cantava ‘E la chiamano estate, questa estate senza te‘, ora la colonna sonora delle coppie non proprio affiatate è diventata: ‘E la chiamano estate, questa estate sempre con te’. 

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