Home Lei e lui Caro amore, io ti seduco così… L’Homo Romanticus

Caro amore, io ti seduco così… L’Homo Romanticus

di Loredana Petrone

Fa notizia uno studio condotto dai ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Tecnology) il quale ha stabilito che su un campione di uomini di diverse età, dopo essere stati sottoposti a svariati test psicologici, hanno dimostrato di essere romantici e coinvolti emotivamente a livello sentimentale quanto se non più delle donne!
In base alla ricerca, pubblicata sul Journal of Social Psycology sembrerebbe che il primo a dire la frase TI AMO, sia proprio l’uomo e che tre volte più delle donne siano per primi a sentirsi coinvolti nel rapporto, anche se normalmente sembrerebbe l’opposto.

Il romanticismo è un racconto infinito che ha percorso numerosi sentieri per imporsi prepotentemente nella vita di ciascun individuo. Il romanticismo non ha e non può avere mai fine, il romanticismo non ha una sola storia, bensì più storie narrate, scritte e vissute, sia piene di silenzi che di trasbordanti parole.
Il romanticismo è nei dettagli della vita di tutti i giorni ed essere “romantici” non significa essere “sdolcinati”, significa: prendersi cura dell’amore come se fosse un bambino, mantenere accesa una piccola fiamma anche quando c’è un forte vento. Questo è essere romantici!
Le parole sicuramente aiutano a declamare il romanticismo. Parole che diventano poesie, racconti, canzoni d’amore e  sono scritte sia da donne che da uomini.

Chi è l’Homo Romanticus?

L’Homo Romanticus è colui che riesce ad entrare in contattato profondo con la propria “Anima”, nell’accezione junghiana, intesa come luogo femminile, e con le parole sa ammaliare, sedurre, far innamorare, spingendo ad amare senza riserve e  conducendo verso luoghi inesplorati dell’anima. Il “Romantico” è colui che permette a ciò che giace nei profondi abissi della sua coscienza di venire alla luce, similmente al processo della venuta alla luce di un bambino dall’oscuro ricettacolo del grembo materno. Questo materiale primordiale che “nasce” cattura l’interlocutore in un sogno crescente, in uno spazio sempre più ampio e nell’insondabile profondità del tempo. L’Homo Romanticus è colui che sa maneggiare l’ignoto, facendo vibrare le corde dell’animo femminile e spingendo ogni Donna a continuare a desiderare come compagno di vita un “Uomo Romantico”. Infatti, a quale donna non sarebbe piaciuto ricevere una simile lettera?

“Quando ti vedo per tre giorni di seguito, angelo mio, mi sembra di amarti ancora di più, se possibile. Perché siamo più intimi e dopo tre giorni di intimità ciascuno ha abbandonato i sospetti e non desidera che amare ed essere felice. Come sono stato felice mercoledì! Segno questo giorno, perché Dio sa quando oserò inviarti questa lettera. La scrivo per sfogarmi. Oggi ti amo talmente, ti sono così legato, che ho bisogno di scriverlo. Se trascorressimo otto giorni insieme e i nostri cuori battessero sempre con lo stesso ardore, credo che finiremmo per non separarci più.”
(Stendhal a Clémentine Curial, 1826)

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