Visto il numero crescente di single e separati, secondo voi San Valentino può ancora essere considerata la celebrazione dell’amore tradizionale fra coppie di fidanzati, sposati, amanti, oppure, per chi non è in coppia, sta diventando una festa più inclusiva da festeggiare in senso lato con chi si vuole bene? Ad esempio con le amiche del cuore, con il proprio figlio o con colleghi con cui c’è forte sintonia? Il giorno di San Valentino sta assumendo un significato più ampio?
È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo discusso in studio insieme ai nostri ospiti Gian Ettore Gassani, presidente associazione matrimonialisti italiani e Michele Spaccarotella, psicologo sessuologo.
Quello che è certo è che questa festa ci impone di fare delle riflessioni molto più ampie relative all’amore e alle relazioni.
Negli anni ci si sta allontanando dal significato stretto e commerciale della festa di San Valentino. Perché l’amore è inclusione e si prova verso un amico/a, un figlio, i genitori e naturalmente il partner. Ci sono tante forme d’amore e tutte meritano di essere celebrate. È bello pensare che i sentimenti siano universale e che meritino di essere celebrati in tutte le sue forme.
Ma non bisogna ricordarsi di festeggiare l’amore solo il 14 febbraio, andrebbe celebrato tutti i giorni, perché non bisogna dare mai per scontato qualcuno. L’amore va vissuto in ogni minuscolo momento. Se sulla carta è facile fare queste considerazioni, quando poi siamo presi dalla quotidianità ci porta via un po’ di poesia e San Valentino è una bella occasione per ricordare all’altro quanto bene ci si vuole.
Dal punto di vista dello psicologo-sessuolo Michele Spaccarotella, nelle relazioni, purtroppo, ci si è abituati al soddisfatti o rimborsati, l’idea di investire su una persona è difficile da immaginare. San Valentino è il compleanno dell’amore ma è fondamentale coltivare questo sentimento ogni giorno altrimenti la coppia si filaccia e si cercano tentazioni all’esterno.
Secondo l’avvocato Gian Ettore Gassani, invece, bisogna riscrivere le regole dello stare insieme. Quando si fonda una storia sull’amore è finito il matrimonio, prima il matrimonio si basava su una reciproca fiducia, su un progetto comune non si correva il rischio di stagnazione di un rapporto. L’amore non è eterno, non può avere la stessa passione per tutta la vita, e per molti, nel momento in cui si rendono conto che l’amore non è come quello del giorno prima corrono dall’avvocato.