Piccole Donne festeggia i sui primi 150 anni dall’uscita della prima edizione del libro scritto da Louisa May Alcott, e torna per la quinta volta al cinema con la storia delle sorelle March.
Ma perché ha tanto successo e si continua a riproporre con nuove versioni e nuove attrici?
La storia della famiglia March è ancora fra le più lette e amate da insegnanti e studenti, ma soprattutto dalle ragazze. E’ certamente un romanzo di formazione, poiché ripercorre la vita di 4 sorelle, molto diverse fra loro, il loro percorso di crescita e i loro caratteri che mutano con il tempo, in cui tutte le donne possono facilmente riconoscersi. La crescita di ognuna di loro, la loro capacità di superare i propri limiti e difetti, ha dato e da coraggio a tante donne. Leggendolo, qualcuna si sarà immedesimata in Jo, ribelle, maschiaccio e anticonformista, o nella bella e saggia Meg, nella vanità di Amy la pestifera, oppure nella timidezza e fragilità della piccola Beth. In queste quattro donne riscontriamo tutte le tipologie di universo femminile. Questo è il segreto del successo di questa storia anche dopo 150 anni.
La forza sprigionata dall’educazione delle 4 ragazze da parte della loro mamma Margareth, rimasta sola a causa della guerra, è una manifestazione della forza delle donne in un periodo storico in cui le stesse spesso erano relegate alle sole faccende domestiche. La lontananza del padre, partito per il fronte, non ferma mamma Margareth e le quattro sorelle nel darsi da fare, aiutando gli altri, diventando donne libere e indipendenti. Jo, aspirante scrittrice e Amy, pittrice in erba sono donne molto diverse da quelle dell’epoca, non si accontentano di essere solo madri e mogli, ma aspirano a qualcosa che le completi.
“Le donne hanno una mente, un’anima e non soltanto un cuore. Hanno ambizioni e talenti e non soltanto la bellezza. Sono così stanca di sentir dire che l’amore e la famiglia sono le uniche cose per cui è fatta una donna”
Jo March – Piccole Donne – 1869.
Nell’Universo di queste piccole donne c’è spazio per tutti, l’autorealizzazione è la vera protagonista, anche per chi vuole essere solo mamma e moglie. Nessun desiderio di vita è sbagliato, purché a trionfare sia il rispetto e l’onestà verso se stesse. Una vera rivoluzione se si pensa che questo libro è stato scritto da una donna alla fine dell’800.