Home Lei e luiCoppia e Famiglia La tristezza delle domeniche senza calcio: vademecum per Lei

La tristezza delle domeniche senza calcio: vademecum per Lei

di Pier Paolo Mocci

Noi di Io le donne non le capisco vi vogliamo aiutare a cercare di capire i vostri mariti, fidanzati o compagni che si trovano nella triste situazione di uno domenica senza calcio. Con ironia, ma comunque donandovi un breve manuale d’istruzione!

 

La tristezza di una domenica senza calcio è pari ad un film registrato senza audio. Adesso, con le tecnologie moderne non succede più, ma chi è stato ragazzino negli anni analogici sa che – ai tempi delle VHS – la cosa, specie per chi era alle prime armi, poteva accadere. Come quando mettevi REC sullo stereo per farti su cassetta la compilation ma il pezzo alla radio era tutto maledettamente parlato dallo speaker.
La tristezza di una domenica senza calcio è pari ad una domenica nella quale la tua rosticceria preferita si è dimenticata di metterti da parte le patate al forno, e ti vedi costretto ad accompagnare il pollo arrosto in insalata. La tristezza di una domenica senza calcio è una Domenica In senza ospite internazionale e con le scritte in sovraimpressione dei risultati della Serie B. La tristezza di una domenica, o un sabato, senza Serie A, è lo sciopero inatteso a scuola, con i figli che non sai dove piazzarli.

Una domenica di campionato alla tv o allo stadio, è una domenica con qualcosa di giusto, con quella magia che – per 90 minuti – ti fa tornare bambino, facendoti appartenere a dei colori, ad una bandiera, ad una laica fede collettiva. Perfino una domenica con il calcio alla radio, tornando da un pranzo di famiglia di quelli che preferiresti lavorare in cantiere, è di gran lunga meglio di un turno di riposo. La tristezza di una domenica senza la partita della tua squadra del cuore è qualcosa di molto simile a quando la tua donna, paventando una leggerissima stanchezza, si gira amorevolmente dall’altra parte dandoti solo un bacetto prima di andare a dormire, proprio mentre presagivi scene vietate ai minori.
Una domenica senza Roma, Lazio, Juve, Milan o Napoli (o per quale squadra voi facciate il tifo) è un agognato panino dopo la dieta con dentro pochissima farcitura o un trancio di pizza molle: è un chiassoso brano dei Metallica a tutto volume quando vorresti concentrarti e rilassarti per scrivere, per leggere, o per fare l’amore.

Ecco perché, amiche donne, mogli, madri e sorelle, non sarà una domenica senza calcio a farci essere persone migliori. Non saranno quei 90 minuti in più trascorsi insieme, estorti alla nostra passione, che colmeranno quel vuoto, piccolo o grande che sia, per il quale sarà necessario parlare magari in un martedì senza Champions. Per noi – malati o appassionati di calcio – una domenica senza Serie A Tim è un weekend vissuto a metà. Sì, è vero, siamo stati meravigliosi sabato pomeriggio con i nostri figli, una famiglia unita come poche. La cena a lume di candela del sabato sera è effettivamente qualcosa da fare più spesso, e il non dover sincronizzare il pranzo della domenica con il fischio d’inizio potrebbe anche essere una subdola comodità. Ma non è così che si rende felice un uomo. Noi ieri mattina, a piedi nudi nel parco, mentre voi donne ci raccontavate delle nuove maioliche per il bagno annuivamo distrattamente, mal celando un labile interesse. La nostra testa era a Trigoria, Formello, Appiano e Milanello. È molto triste, ma è la verità.

Avete presente quel capolavoro di film che è il primo e unico Vacanze di Natale, quello dell’83 con Amendola un po’ coatto e suo padre è Mario Brega? L’uomo medio che vi è accanto è esattamente “il mitico Covelli della Curva Sud”. Che quando la bellissima Serenella gli parla di sogni e di progetti, con gli occhi a cuore pieni d’amore, lui risponde: “Ma secondo te dove lo festeggia il capodanno Toninho Cerezo…?”.

La domenica senza calcio è, forse, un po’ tutto questo, con tanto rispetto per la Nazionale Italiana, neanche fosse quella di Bearzot. La sciagura ricapiterà il 14 ottobre, il 18 novembre e il 24 marzo. Rimaniamo uniti.

 

 

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