Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia Sonia D’Agostino intervista Mogol

Sonia D’Agostino intervista Mogol

di Prisca Civitenga

 

Tu chiamale se vuoi emozioni…

Inizia così, e non poteva essere altrimenti, sulle note di uno dei capolavori di Battisti-Mogol l’incontro tra Sonia D’Agostino e il poeta della canzone italiana, ospite a Io le donne non le capisco. Un’intervista emozionante in cui Mogol si racconta con generosità, passione ed ironia, mentre ci fa ascoltare, per la prima volta in radio in Italia, le canzoni del suo ultimo album Capolavori nascosti, realizzato con Mario Lavezzi. Una raccolta di 13 perle firmate dai due artisti, poco conosciute dal grande pubblico ed interpretare da mostri sacri come Cocciante, Dalla, Vanoni, Raf, Mannoia, Antonacci e tanti altri, oltre ad un brano inedito dal titolo La storia infinita, scritto durante il lockdown durante una nevicata. Non solo, i racconti sono stati inframezzati dalla musica live di Gioni Barbera al pianoforte e di Alberto Laurenti alla chitarra, interpretazioni che hanno commosso Mogol. L’inimitabile autore si dice un uomo fortunato, forse un predestinato, si sente uno strumento al servizio della musica e non si considera un genio. Come diceva Einstein, l’1% è ispirazione, il 99% lavoro e Mogol il successo l’ha costruito con duro lavoro e professionalità, come racconta alla nostra conduttrice, ascoltate!

 

 

Una telefonata inaspettata in diretta, quella dell’amico e collega Mario Lavezzi. Un forte e lungo legame tra i due cementificatosi negli anni, fino all’ultimo album Capolavori nascosti. Mai un litigio, nemmeno per le donne, scherzano i due ricordando la gioventù e le tante avventure passate insieme.

 

 

il cuore non conosce esclusiva

l’amore non va mai sprecato

A partire dagli aforismi del libro Ciliegie e amarene, c’ è spazio per parlare di sentimenti e di emozioni, per ricordare la lettera di ringraziamento di Papa Francesco, per svelare il rapporto di Mogol con la spiritualità e i segnali dall’aldilà e soprattutto per ricordare Lucio Battisti. Se Mogol incontrasse di nuovo Lucio cosa gli direbbe? “Ce l’hai ‘na chitarra?” Risponde l’autore di getto e con un gran sorriso.

 

 

Si parla dei valori della vita, tra i consigli di Mogol: “non invidiare altri, ammirare, apprezzare e lavorare per raggiungere i risultati, dico sempre che anche la montagna più alta del mondo, se tu non smetti di camminare, puoi arrivarci su”. L’esperienza esaltante del Cet – Centro Europeo Toscolano coinvolge l’autore ma anche il pianista Gioni Barbera che prima di diventare arrangiatore e compositore è stato allievo di Mogol e proprio al Cet ha conosciuto Arisa con la quale porta avanti da anni un fruttuoso sodalizio. Scopriamo il lato tenero del poeta quando parla della moglie Daniela, e quando si commuove ricordando l’ultima lettera scritta a Lucio Battisti poco prima di morire. Lo sguardo di Mogol comunica tanto, specialmente quando ascolta le canzoni e muove la testa, porteremo questo incontro nel cuore!

 

 

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