“Real Dolls. Una parola molto familiare per alcuni e meno per altri.
Ma, quando ti senti solo, pensi disperatamente a lei e lei non c’è…
Il letto è vuoto, ma tu sei caldo, eccitato. La tua mente è affollata da mille pensieri che girano tutti intorno al sesso.
Sei eccitato. Vuoi fare sesso e vuoi farlo subito.
Certo, potresti farlo da solo, ma non sarebbe la stessa cosa.
No, tu vuoi una donna, la vuoi subito e vuoi che esaudisca tutti i tuoi desideri senza batter ciglio.
Ma le donne, spesso sono capricciose, volubili, poco ubbidienti ed inclini a fare certe cose.
Vuoi essere libero di fare con lei ciò che vuoi e come vuoi. Lei (la tua Real Doll) starà li pronta ad esaudire tutti i tuoi desideri.
Non ti dirà mai di no e non ne avrà mai abbastanza di te…”
(dal Web)
Dove sono finiti gli uomini veri?
Per uomo vero intendo un uomo sicuro di sé da non aver bisogno di mentire inventandosi un personaggio; un uomo che sappia ascoltare e non finga di ascoltarti pensando ad altro, solo per portarti a letto; un uomo che sappia farti sentire donna solo con una parola, uno sguardo o un gesto; un uomo che sappia prenderti tra le braccia e senza dirti nulla farti capire “ecco sono qui!”.
Tra adulti consenzienti anche una storia di letto senza impegno, ci può stare, ma una donna ha bisogno di essere sorpresa con i fatti e non con le parole, mentre al giorno d’oggi le relazioni si basano solo su sms preconfezionati, infantili e privi di creatività. Questi uomini, pur di non mettere a dura prova la loro virilità insicura, preferiscono una notte di sesso trastullandosi tra le morbidezze di silicone di una sex doll oppure l’autoerotismo solitario con youporn. Tant’è vero che, a Barcellona, da poco ha aperto la prima agenzia di sex dolls iper realistiche: non, dunque, delle bambole gonfiabili, quanto delle “donne robot” pensate ad uso e consumo maschile.
E le donne?
“Mia moglie ha accettato da subito che non le fossi sessualmente fedele. Ed è stata felicissima quando sono passato da fare sesso con prostitute a farlo con le bambole, per le quali, ovviamente, non prova nessuna gelosia”.
Se è vero che le donne legano il tradimento ad un coinvolgimento emotivo e amoroso, è raccapricciante accettare quanto sostiene Sergi Prieto, 26 anni, uno dei soci di una società spagnola che importa, vende, affitta a domicilio e mette a disposizione sex doll che sembrano umane, che il sesso femminile preferisce che i propri partner soddisfino il proprio piacere sessuale con una bambola di silicone piuttosto che con una donna in carne ed ossa. In quanto, mentre una donna potrebbe coinvolgerli in un amore fortemente passionale accompagnato da un turbinio d’emozioni di difficile gestione, la bambola in silicone non prevede coinvolgimenti emozionali che potrebbero determinare la perdita o l’allontanamento del partner.
Per tal motivo gli abbracci di queste donne non vengono considerati come l’abbraccio che ospita e desidera. Il loro cuore è spento, si gioisce solo di sensazioni fisiche, di vibrazioni di pienezza e di appagamento, ci si perde e libera senza perdersi. Non rimane il segno degli occhi, dei lineamenti, dei movimenti, della voce, è assente quel desiderio per l’altro. Infatti, passato quel momento, il maschio si ritrova, ma quell’esperienza, non essendo collegata al cuore, non manca, non lascia segno, perché la propria felicità passa da altre braccia, quella della propria partner. I surrogati femminili tranquillizzano queste donne che temono di poter perdere il proprio partner, perché probabilmente non si sentono all’altezza, e pur di non mettersi in discussione e di mettere in discussione la relazione che stanno vivendo sono disposte ad accettare tutto.
Dove stiamo andando?
Rifiutare il rapporto con gli esseri umani significa accantonare l’eventualità di “fare esperienza” di emozioni, pensieri e sensazioni che nascono dall’interazione, e quindi di gioire e soffrire insieme, subire un abbandono o un rifiuto, deludere ed essere delusi, confrontarsi con le discrepanze che rendono le persone uniche in quanto tali e consentono una potenziale crescita. Tutto ciò, infatti, non si verifica con la bambola.
Il rischio è di aumentare le insicurezze, evitare le paure, le responsabilità ed eventuali apprendimenti che permettono di propendersi al futuro con maggior consapevolezza e crescita.
Che tristezza. Questi uomini che non sono capaci di avere un confronto con una donna, di saperla conquistare, di misurarsi, di avere un rapporto interpersonale con essa. Sono uomini soli, timidi, misogini che la odiano o che ne hanno paura, che usando la sex doll trovano un palliativo sbrigativo per soddisfarsi. Un autosoddisfazione solitaria, squallida e patologica. Godere con un surrogato che non implica problematiche di rapporto, usandola a proprio piacimento plasmandola secondo le proprie esigenze fantasiose.
Queste donne che pur di tenere legati a sé i propri uomini accettano che abbiano rapporti sessuali con dei surrogati, potendo così non mettersi in discussione, rimanendo fedeli a se stesse.
Da donna posso dirvi che noi donne vogliamo essere rispettate e trattate con il giusto modo, vogliamo uno scambio intellettuale degno di questo nome anche se desideriamo divertirci nel letto e poter essere goduriose e allegre, pronte a fare l’amore col nostro uomo, di gusto e non con gli occhi chiusi sperando che finisca. Noi donne forse siamo troppo per degli uomini insicuri e fragili e soprattutto cerchiamo un uomo che ci faccia sentire donne prima e dopo il coito, e non solo durante, perché questa è la grande differenza tra un uomo vero e uno che non lo sarà mai.
(Foto by tpi.it)