Ospiti: Rudy Zerbi, Samuele Briatore, Antonio Pulcrano
Puntata natalizia quella di oggi di Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia D’Agostino che arriva in un periodo un po’ particolare, speravamo in un Natale tranquillo, ma così tranquillo anche quest’anno non è. Non ci siamo fatti mancare nulla in trasmissione, scherzi e risate, regali, consigli, momenti di apprensione, sorprese, riflessioni e commozione, praticamente il sunto di tutto quello che accade nella vita! Insieme a noi gli immancabili Loredana Petrone, Alberto Laurenti e Giulio Violati, ospiti: Rudy Zerbi, il presidente dell’Accademia Italiana Galateo Samuele Briatore e il make-up artist dello Studio Bongarzone Antonio Pulcrano.
Il primo ospite ad intervenire è l’amico Rudy Zerbi, si parla del Natale delle famiglie allargate, con quattro figli Rudy ha qualche problema logistico: “tra il 24e il 25 percorrerò circa 2.000 km in auto, tra Milano, Bologna e Roma. Sarebbe bello riunire tutti i figli insieme è il mio sogno, ma anche loro hanno mamme, nonni, zie, cugini.. è più facile spostare me. La cosa non mi dispiace, la trovo una cosa romantica. Sapete che vi dico? Mi piace molto il treno del 25 dicembre, è pieno di persone che hanno storie simili alle mie, che viaggiano in giro per l’Italia perché hanno famiglie allargate, si fanno incontri, si parla e ci si confronta, ognuno racconta la sua storia”.
A ricordare i veri valori del Natale ci pensa l’attore e cabarettista Luciano Lembo con la sua poesia, il Natale sembra aver cambiato residenza, da quella grotta al centro commerciale…. ascoltatela in un clic!
Poi lo schiaffo dell’attualità. Rudy da Milano è testimone in diretta della scossa di terremoto che ha colpito il Bresciano, magnitudo 4.4, che viene sentita intensamente anche nel capoluogo lombardo. Fortunatamente nessun danno a cose o persone, ma tanta paura, persone in strada e momenti di apprensione anche in studio. Chiamiamo la nostra Chiara Villa dello staff di Io le donne non le capisco, anche lei a Milano: “bella strizza, me ne sono accorta perché il gatto è schizzato via, le finestre e le pareti hanno tremato”. Anche lei ci rassicura, nessun danno apparente, persone che proseguono negli acquisti natalizi. Tiriamo un sospiro di sollievo.
Passiamo ai regali, Io le donne non le capisco è una trasmissione da sempre vicina al mondo dello spettacolo, particolarmente penalizzato durante la pandemia, e allora quale miglior dono che passare una serata a teatro? Per i nostri ascoltatori i biglietti per ben sei spettacoli in scena nella capitale. Un’occasione ghiotta per indovinare le canzoni proposte da Alberto Laurenti e un’occasione anche per Sonia D’Agostino che oggi può cantare più del solito. Tra gli spettacoli in palio c’è anche Le figlie di Eva che vede tra le protagoniste Maria Grazia Cucinotta, ed ecco la sorpresa, l’attrice interviene in diretta, praticamente strappando di mano il telefono al marito Giulio Violati. Graditissimi gli auguri di Maria Grazia che sottolinea la sua verve comica, non conosciuta da tutti.
Il Natale e le buone maniere: “ci siamo dimenticati tutto?” domanda Sonia D’Agostino. Risponde il secondo ospite Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana Galateo e coordinatore del Corso di Alta Formazione di Galatei e Buone Maniere organizzato presso l’università “La Sapienza” di Roma: “non ci siamo dimenticati tutto, ci ricordiamo la forma, ma ci siamo totalmente persi la sostanza, ci siamo dimenticati dell’altro, della relazione, di quello che è il vero potere e la rivoluzione delle buone maniere”.
Sono tante le curiosità, prima fra tutte: come comportarsi a tavola durante le feste per evitare contrasti? “Natale e Capodanno non sono semplici cene in famiglia” spiega l’esperto di galateo, “Sono occasioni in cui andiamo in scena, è come se salissimo su un palco e cosa succede? Ognuno cerca di buttare le proprie frustrazioni sull’altra persona, generalmente lo si fa con le domande dirette, per evitare che ci venga chiesto qualcosa di scomodo cosa faccio? Gioco d’anticipo e lo chiedo all’altro. Ecco allora l’interrogatorio: perché non ti sposi? Ma ce l’hai la fidanzata? Quando un figlio? Il lavoro non l’hai ancora trovato? Queste domande sono delle invasioni, sono delle vere e proprie aggressioni verbali. Io eviterei in tutte le tavole, ma nelle conversazioni sociali in generale quelle che sono le domande dirette, le trovo molto maleducate, soprattutto quando si toccano punti come bambini o gravidanza, temi escludenti e molto delicati”.
Suscita interesse l’ultimo libro scritto da Samuele Briatore “Il galateo del cuore”, una sorta di manuale di gentilezza verso se stessi, per evitare le relazioni tossiche e riconoscere il vero amore. “Spesso ci innamoriamo dell’amore in generale, non della persona che abbiamo vicino, ci piace l’idea dell’innamoramento” sottolinea la conduttrice. “E’ vero ci si innamora dell’amore e questo accade soprattutto nelle relazioni nate sul web. E’ un po’ come quando entriamo in un supermercato affamati. Non stiamo trovando un amore, ma lo stiamo cercando. Quando lo cerchiamo cosa accade? Che ci accontentiamo di qualcosa e andiamo a prendere una persona solo per colmare il nostro bisogno d’amore, la trasformiamo in una sorta di stampella emotiva. Io ho bisogno di innamorarmi e trovo la persona meno peggio col quale farlo”. Interviene la psicologa Loredana Petrone: “ Lo schermo diventa lo specchio dei desideri e la persona non viene colta per quello che è, viene idealizzata, poi con la frequentazione le illusioni crollano”. Bisogna scegliere come vivere i rapporti e non subirli, scegliere quello che vogliamo essere e con chi, è questa la lezione di Samuele Briatore che punta sull’autenticità, vero fondamento di qualsiasi relazione: “non possiamo modellarci sui desideri dell’altro, quanto riusciamo a reggere un ruolo che non ci appartiene? Le buone maniere ci permettono di essere autentici senza invadere il campo dell’altra persona”.
Sono tantissime le curiosità e i consigli che chiediamo al nostro guro di buone maniere. Come dobbiamo comportarci a Natale? Sono bandite le parole “cin cin“, “buon appetito“, e persino “piacere” quando ci si presenta… Samuele aiutaci tu! “Partiamo dal brindisi che nella nostra tradizione è qualcosa di importante, vogliamo liquidarlo con un futile cin cin? Non vogliamo augurare qualcosa di sincero? Quando alziamo i calici condividiamo qualcosa tutti insieme, auguriamoci qualcosa di sostanzioso. Per quanto riguarda le presentazioni, perché devo dire piacere? E’ vero che è un piacere? Posso dirlo alla fine dell’incontro che è stato un vero piacere conoscerti, ma se lo dico all’inizio è qualcosa di completamente finto”. Cosa dobbiamo dire allora? “Presentiamoci con nome e cognome e iniziamo subito la conversazione, semplicemente”. Il buon appetito? “per il galateo non si dovrebbe dire, ma se in una tavola si augura buon appetito, possiamo con un bel sorriso infrangere beatamente le buone maniere e augurare buon appetito a tutti. Fa più rumore un buon appetito in meno che uno in più”. E i regali? Curiosa Sonia D’Agostino domanda se ci siano doni da non fare. Per Briatore: “il regalo deve essere un regalo di senso e non economico, non farei mai una distinzione su cosa regale e cosa non regalare, è il senso del regalo l’importante”. Il dono deve essere quindi pensato e dedicato all’altra persona e la cosa migliore sarebbe offrire un pezzetto di noi: “il mio consiglio è lavorare sulla tradizione, regaliamo cibi del nostro paese, è come dire ti sto regalando un pezzo della mia storia, ti sto dando il mio gusto, l’odore della mia terra, regalare un pacco di castagne del mio bosco è uno dei regali più belli che possiamo fare ad una persona. Stiamo condividendo a distanza un gusto che ci può unire, viva i cibi tradizionali dei nostri paesini!” E i regali riciclati? Certo il galateo non li prevede, ma se proprio dobbiamo farlo, stiamo almeno attenti a togliere le dediche di qualcun altro!
Non ci siamo scordati del look delle feste! Il terzo ospite è make-up artist Antonio Pulcrano del Bongarzone Beauty Store. Un momento di commozione con il ricordo di Stefano Bongarzone, scomparso lo scorso aprile, grande amico di Io le donne non le capisco, sempre nel nostro cuore. Il mitico Antonio ci consiglia come truccarci nelle cene delle feste, insieme alla modella Denise ci mostra come essere semplici e chic nello stesso tempo: “saremo prevalentemente a casa, ma non per questo bisogna rinunciare bellezza. Consiglio di truccare poco gli occhi, con una matita marrone e di puntare sulla bocca rossa, a Natale il rosso non può mancare!” Antonio ci svela il trucco di una bocca perfetta: prima la matita poi un rossetto stamp, che non va via, a prova di forchetta e tovagliolo, e per chi vuole un punto di sensualità basta aggiungere un gloss al centro delle labbra, la cosiddetta “goccia dell’amore”. La trasmissione volge al termine con gli auguri di tutto lo staff del salone di bellezza e dei protagonisti in studio.
Auguri doppi per Giulio Violati che ha festeggiato il compleanno pochi giorni fa. Il produttore cinematografico viene “messo in mezzo” tra scherzi e canzoni più o meno stonate.
Nonostante tutto… anche quest’anno è Natale! Il nostro augurio è di assaporarlo a fondo, ritrovando gli affetti più stretti e sinceri e riscoprendo i veri valori che contano nella vita!