“Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto”,diceva Jim Morrison.
Ecco, Jim, chissà cosa penseresti oggi, se fossi ancora vivo – per la gioia di moltissimi di noi – e potessi vedere come i social hanno modificato ogni singola molecola del nostro stare al mondo.
E si, perché il mondo non è più quello di una volta.
Semplicemente, è un mondo al contrario.
Pensiamo ai social: oggi mettiamo su piazza tutto. Tutti sanno cosa ci sta accadendo, come ci sentiamo, cosa mangiamo. Gli amici non possono essere definiti veri se non mettono un like ad ogni nostro post (se poi lo condividono sono i migliori che abbiamo mai avuto), se siamo annoiati facciamo un giro su facebook, se abbiamo una qualche protesta da fare scriviamo un tweet, se siamo bravini con foto e simili facciamo una gallery su Instagram. E se non siamo bravini, fa’niente: ci sono filtri e programmi vari pronti a darci una mano. Insomma, possiamo diventare ciò che vogliamo sembrare, con poco sforzo e qualche app.
L’importante è mettere il vestito giusto al momento giusto. Che poi non deve essere sempre lo stesso.
Per non parlare dei sentimenti. Vi siete lasciati ma lui ti mette un like? Sta per tornare. E allora vai con lo stalkeraggio 3.0. Ti ha lasciata? Beh, per almeno un mese la tua bacheca sarà invasa da post al vetriolo con riferimenti a lui, ma non troppo diretti: il tag ha una sua dignità e va usato in maniera appropriata.
L’importante è che la piazza sappia. Anzi, no, l’importante è che la piazza immagini. E se ti ha tradita? Dipende. Oggi il tradimento può avere molte facce: basta una foto su WhatsApp e il gioco è fatto.
Ma c’è una cosa peggiore del tradimento: il non tradimento.
Cioè, se tutto fila liscio, allora su facebook cosa scrivo? di cosa mi lamento? Come mi contraddistinguo?
Insomma, tutto, ma non il “non tradimento”. Non ci credete? E allora guardate questo video sul mondo al contrario realizzato da quei geni di Casa Surace. Insomma, nel bene o nel male purché se ne parli.
“This is the end, my only friend”, canterebbe Jim.
Ti tradisco, anzi no: quando l’amore è social
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