Attrice amata, scrittrice e conduttrice televisiva Chiara Francini è un vulcano di simpatia ed energia, una donna fuori dagli schemi, “di carattere” e di questo ne va particolarmente fiera, come scopriamo nell’intervista di Sonia D’Agostino. Ospite nel salotto di Io le donne non le capisco Chiara Francini racconta il suo universo femminile con ironia, perché è “una che non te le manda a dire”.
Sonia D’Agostino: Chiara sei un’attrice che tutti adoriamo, una donna molto particolare e divertente, fuori dagli standard, una personcina imprevedibile, un peperino, eri così anche da bambina?
Chiara Francini: Sono una ragazzina di carattere, di personalità. Lo ero abbastanza anche da piccola, poi figlia unica, sono cresciuta con i nonni, ero abbastanza creativa, anche perché stavo spesso con persone più grandi di me e questo ha fatto sì che sviluppassi molto la mia fantasia.
Sonia D’Agostino: In questo momento sei in tour con il meraviglioso spettacolo teatrale di Franca rame e Dario Fo “Coppia aperta, quasi spalancata”, al fianco di Alessandro Tedeschi, sold out alla Sala Umberto di Roma. Uno spettacolo sul quale a Io le donne non le capisco potremmo scrivere un libro, vero?
Chiara Francini: Assolutamente sì, è un testo che parla profondamente di donne. Credo che il motivo per cui sia così amato dalle donne è perché racconta la parabola di Antonia, che inizialmente è triste, piagnucolosa, disperata, cerca di tenersi quest’uomo in tutti i modi e pensa che la sua unica possibilità di felicità sia accettare quello che il marito le propone, ovvero di spalancare la porta della coppia. Questo la rende molto triste, la fa soffrire, ma piano piano comincia ad ascoltarsi a prendere consapevolezza del fatto che un amore può avere delle increspature, ma comunque e soprattutto deve dare felicità e come una fenice rinasce dalle proprie ceneri. Questo, ovviamente, fa implodere l’ uomo, il marito che si vede sfuggire dalle mani un oggetto che pensava fosse suo e immutabile. Credo che alle donne piaccia e dia speranza questo, il fatto che, in generale tutti gli esseri umani, ma soprattutto le donne, debbano prendere contezza di sé ed ascoltarsi.
Sonia D’Agostino: Spesso sento dire amici maschi che se hai la certezza che la tua donna è li, che vive per te, non devi necessariamente essere geloso, perché tanto lei sta lì. E alla fine fanno i cacciatori, cominciano a guardarsi intorno loro. Un suggerimento che dai alle donne è essere imprevedibili o almeno dare l’impressione di essere imprevedibili?
Chiara Francini: Ma più che imprevedibili devono essere ambiziose, devono essere disobbedienti e devono cercare di aspirare alla felicità. Quindi il consiglio che non solo do io, ma soprattutto Franca Rame, l’incredibile autrice di questo testo, è quello di ascoltarsi, di essere consapevoli di quello che si è, di quello che si vuole, di quello che significa essere felici.
Sonia D’Agostino: C’è questa frase nello spettacolo che dice che la coppia deve essere aperta da una parte sola, perché se è aperta da tutte e due le parti ci sono troppi spifferi.
Chiara Francini: Sì, la coppia aperta ha le sue controindicazioni. Regola numero uno: per funzionare deve essere aperta solo da una parte, quella del maschio, perché se è aperta da tutte e due le parti ci sono le correnti d’aria. E’ il fulcro dello spettacolo perché nel momento in cui l’uomo comincia a vedere che Antonia spalancando la coppia inizia a guardarsi intorno e trova un nuovo amore, impazzisce. Quindi l’unico modo per cui la coppia aperta possa sussistere è quello che venga aperta solo dalla parte del maschio.
Sonia D’Agostino: Tu da donna cosa ne pensi? Perché, purtroppo, ancora oggi se l’uomo perde la testa per un’altra o ha delle storielle, viene giustificato, può capitare, anzi è un gran fico se ha tante donne, mentre se lo fa una donna…
Chiara Francini: E’ una donnaccia! Questo è un discorso vecchio, è la grande battaglia. Bisogna essere consapevoli delle differenze che sussistono inevitabilmente tra l’uomo e la donna, ma per le donne, soprattutto, credo che la regola sia quella di prendere consapevolezza di sé e di ascoltarsi, anche perché l’uomo molte volte non ha l’alfabeto per comprendere la donna. Franca Rame e Dario Fo hanno saputo raccontare in maniera così divertente proprio questa differenza di mentalità fra uomo e donna. La differenza è innegabile, è una componente fondamentale dell’essere umano, ma all’interno della coppia ci deve essere sinergia e soprattutto dialogo. Il dialogo è uno scambio, prevede la presenza di due interlocutori. Il dialogo significa comunicazione, ascolto, comprensione ed è fondamentale, sempre mantenendo le diversità che ogni essere umano ha in sé. Il dialogo deve essere il cuore di qualsiasi rapporto d’amore, che sia un rapporto di amicizia o un rapporto di coppia. Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, io penso, invece, che sia il dialogo che salverà il mondo.
Sonia D’Agostino: Hai detto una frase bellissima “ci sarà sempre qualcuna più bella di me, ma mai nessuna sarà più Chiara Francini di me”. Questo è uno stimolo per dire alle donne di avere personalità?
Chiara Francini: Sì, è un qualcosa che riguarda tutti gli esseri umani, bisogna essere molto fieri dei campioni di imperfezioni che siamo. Io dico che ci saranno sempre donne più belle di me, donne più brave di me, ma non ci sarà mai nessuna esattamente come me, quindi ognuna deve essere perfettamente consapevole e fiera di quelle che sono anche le imperfezioni. Come diceva Pessoa “il perfetto è il disumano, perché l’umano è l’imperfetto”.
Sonia D’Agostino: Sei anche una scrittrice di successo, ma la cosa più divertente sono i titoli dei tuoi libri, solo per quelli viene voglia di acquistarli.
Chiara Francini: Ho scritto quattro romanzi, “Non parlare con la bocca piena”, “Mia madre non lo deve sapere”, “Un anno felice” e “Il cielo stellato fa le fusa”. Devo dire che in tutti i miei romanzi i titoli vengono spiegati alla fine, sono quattro romanzi molto diversi tra di loro. L’ultimo “Il cielo stellato fa le fusa” è una sorta di Decamerone. Ci sono queste persone che si ritrovano chiusi in una villa e per passare il tempo iniziano a raccontarsi delle novelle e, raccontando le novelle, si raccontano e cominciano a conoscersi. Sicuramente il fil rouge dei miei romanzi è questo grande amore che ho per gli esseri umani, per le donne, in particolare, ci sono molte storie di donne. La scrittura e il teatro sono forse le attività che mi danno maggiore felicità, perché significa avere un rapporto profondo, un dialogo carnale con i lettori e con gli spettatori. La scrittura, un po’ come il teatro, è come se fossero degli abbracci, sono sicuramente attività che mi riempiono di gioia.
Chiara Francini continua la tournée in giro per l’Italia di “Coppia aperta, quasi spalancata”, mentre ad aprile sarà al teatro Nino Manfredi di Ostia con un altro spettacolo “L’amore segreto di Ofelia”.