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Guerra in Ucraina: Putin e la sindrome dell’assedio secondo il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano

In queste ore drammatiche segnate dall’invasione della Russia in Ucraina, il giornalista, scrittore e direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano interviene a Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia D’Agostino, per un’acuta analisi del delicato momento storico che stiamo vivendo.

Vladimir Putin attacca perché ha la sindrome dell’assedio” – spiega Sangiuliano – “quando lui è nato,  nel 1952, Leningrado, l’odierna San Pietroburgo, era ancora in macerie. E’ la città che ha subito il più orrendo assedio nazista, un milione di cittadini morti in 900 giorni. I suoi genitori sono sopravvissuti a stento. Nei primi anni Novanta, mentre si trovava a Dresda come capo del KGB, Putin ha vissuto su sé stesso il dramma della dissoluzione dell’Unione Sovietica. La sindrome dell’assedio e dell’attacco dal mondo esterno ha condizionato tutta la sua psicologia, creando in lui una sindrome del nemico permanente”.

L’Europa è estremamente debole”. Sangiuliano continua la sua analisi: “questa crisi in Ucraina rivela due fattori geopolitici: da una parte l’impreparazione dell’Occidente, che si è evidentemente distratto, perché quello che ha fatto Putin non lo si organizza in pochi mesi o poche settimane, e poi la mancanza in questo momento di leadership forti, sia in Europa, sia negli Stati Uniti, perché Biden non ha la caratura, lo spessore, la tempra dei suoi predecessori”. “La democrazia, come diceva Churchill, è la migliore forma di governo”, – continua il direttore – “ma noi abbiamo confuso la democrazia con l’assemblearismo permanente. Siamo diventati nemici delle decisioni.”

Ai microfoni di Io le donne non le capisco il direttore del Tg2 sostiene inoltre che: “l’Occidente ha sbagliato, ha consegnato la Russia ad un’alleanza strategica con la Cina, che sarà nei prossimi decenni il nostro vero avversario. Del resto quello che sta accadendo in Ucraina potrebbe essere per i cinesi una prova generale di quello che potrebbe accadere a Taiwan”.

La conduttrice Sonia D’Agostino evidenzia come l’Europa sia in difficoltà nell’inasprire le sanzioni verso la Russia. Sangiuliano risponde: “bisogna esprimere una condanna netta e precisa su quello che ha fatto Putin, le sanzioni sono necessarie, ma sono un’arma a doppio taglio, danneggiano chi le subisce, ma anche chi le impone.

Quando parliamo di escludere la Russia dal sistema Swift, dal sistema globale  dei pagamenti, significa allontanare dall’Italia i turisti russi che non potranno più usare le proprie carte di credito. C’è anche il problema di come pagare noi il gas russo. Si ipotizza di farne a meno, acquistando dal Qatar e dagli Stati Uniti. In questo caso lo pagheremmo il 40% in più, perché il gas, invece che arrivare attraverso i gasdotti, dovrebbe essere compresso, trasportato e di nuovo espanso con i rigassificatori”. L’Italia, per l’energia, è ancora troppo dipendente dall’estero, incalza Sonia D’Agostino e Sangiuliano spiega: “scontiamo evidentemente un enorme ritardo infrastrutturale, serve una politica energetica più efficace”.

 

Sugli scenari del prossimo futuro il direttore del Tg2 conclude: “Molto dipenderà da quello che accadrà in queste ore sul terreno militare. Bisogna capire si gli ucraini riusciranno a resistere sul terreno, in questo caso si può aprire una fase confronto. Se invece i russi prevarranno il paradigma è totalmente diverso. Ora purtroppo la parola passa alle armi”.

 

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