Le nuove mode

di Marta Sannito

“Ogni generazione ride delle mode vecchie, ma segue religiosamente quelle nuove.”
(Henry David Thoreau)

“C’è una connessione wireless?” E’ la domanda ricorrente. La paura di non trovare un access point, una zona in cui sia possibile il collegamento, è ormai tra le più comuni. L’anglicismo è entrato stabilmente nello Zingarelli, che si aggiorna ogni anno cercando di fotografare come parliamo e dunque come siamo. Chi frequenta i social network si stupirà di trovare solo ora il termine trollare (inviare messaggi offensivi in una comunità digitale), anche gli emoij, le faccine tristi, sorridenti o sbalordite con cui arricchiamo quotidianamenete i nostri messaggi fanno il loro ingresso adesso.

La lingua italiana è in continua e costante evoluzione ed è così che, oltre a qualche migliaio di parole che cadono in disuso, sulle pagine dei dizionari arrivano, ogni anno, i nuovi termini del linguaggio parlato. I curatori del dizionario Zingarelli spiegano: “Scegliamo i termini in base a due criteri : la quantità e la qualità. La quantità significa la diffusione di quella parola nel lessico comune. La qualità, invece, si valuta andando a vedere se (e in che modo) quella parola è usata nei testi letterari , nella stampa, nelle pubblicazioni di settore”.

Tra le nuove parole incluse nel dizionario le piu’ curiose:
Si va da Antieuro a Antieuropeista a Antievasione, da Bancare a Bartering, Bullizzare, Carognaggine e Cattivista, per arrivare a Disidentita‘, Ecoreato, Ecocatostrofismo, con Euroburocrazia, Foreign Fighter, Immiserito, Inguacchio, Mediocrazia, Svuotacarceri, Trollare, sino a un Turbocapitalismo. Tutte parole che ci appartengono quotidianamente che purtroppo talvolta vanno a comporre un ritratto inquieto, tra imbrogli e violenza, di un mondo socialmente in crisi. Petaloso invece, il neologismo inventato da un bambino di una scuola in provincia di Ferrara, non ce l’ha fatta.

di Marta Sannito

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