Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia C’è differenza fra desiderio maschile e femminile? Ne abbiamo parlato con Marina La Rosa e i professori Chiara Simonelli e Alessandro Palmieri

C’è differenza fra desiderio maschile e femminile? Ne abbiamo parlato con Marina La Rosa e i professori Chiara Simonelli e Alessandro Palmieri

di Prisca Civitenga

Ospiti: Marina La Rosa, prof.ssa Chiara Simonelli, prof. Alessandro Palmieri

Un tema interessante e un po’ piccante quello della puntata di oggi di Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia D’Agostino insieme agli immancabili Loredana Petrone, Alberto Laurenti e Giulio Violati. Ospiti di oggi la vulcanica Marina La Rosa, la sessuologa e psicoterapeuta professoressa Chiara Simonelli e il presidente della Società Italiana di Andrologia professor Alessandro Palmieri.

 

 

 

Alla nostra comunità social abbiamo chiesto: Desiderio maschile e desiderio femminile: cosa ci rende diversi? Cos’è che fa scattare la molla in Lei o in Lui?

Si parte in modo scoppiettante, commentando le immagini del nuovo Calendario 2022 dei Vigili del Fuoco australiani, già virale sul web con 750 milioni di visualizzazioni solo su Facebook. Fustacchioni a torso nudo con in braccio tenerissimi cuccioli, dai gattini ai koala. Il binomio bello e forte, ma anche dolce e tenero fa letteralmente perdere la testa al pubblico femminile, è d’accordo anche l’ospite in studio: Marina La Rosa. Sonia D’Agostino cita la scrittrice Isabel Allende:

Per le donne i migliori afrodisiaci sono le parole. Il punto G è nelle orecchie. Colui che cerca più in basso sta sprecando il suo tempo”

E’ davvero così? Per la sessuologa e psicoterapeuta Chiara Simonelli l’immaginario erotico delle donne è sicuramente più complesso di quello degli uomini e il linguaggio è un elemento importante. Lo è meno per gli uomini che, a volte preferiscono la donna muta. Le bambole gonfiabili sembrano essere apprezzatissime e la psicologa Loredana Petrone ricorda la vicenda del giapponese che ha lasciato la famiglia per sposare la sua bambola, generando ilarità ma anche un po’ di inquietudine tra gli ospiti in trasmissione. Sonia D’Agostino incalza, cosa accende e cosa spegne il desiderio tra uomini e donne? Sicuramente lo spengono mancanza di igiene, la trascuratezza e l’arroganza. Marina La Rosa si lascia andare ad alcune confessioni personali e racconta di essere stata follemente innamorata di un uomo “brutto”, fisicamente non piacente, con la pancetta e le mani tozze, ma come la guardava lui non l’ha mai guardata nessuno in vita sua, ci rivela, la scintilla del desiderio non risiede solo nell’aspetto fisico. Marina confida un altro aneddoto: anche lei ha avuto un “bambolo” che le faceva compagnia quando era una ragazza single, un bel sex toy di colore! Le bambole gonfiabili non piacciono solo agli uomini evidentemente…

 

 

Il desiderio sessuale è una questione di chimica? Passando da Schopenhauer ai darwiniani Chiara Simonelli spiega che non si tratta solo di una semplice complicità di corpi, inconsciamente andiamo alla ricerca di una serie di caratteristiche per l’incastro perfetto sia a livello genetico, finalizzato alla riproduzione, sia a livello psicologico. Uomini e donne sono diversi, ma nella fase dell’innamoramento siamo sullo stesso piano, chiarisce la sessuologa. “L’innamoramento è una vera e propria malattia” commenta Marina La Rosa, “è un’ossessione totalizzante, pensi all’altro dalla mattina alla sera, metti la tua vita nelle mani dell’altro, è patologico”. “E’ una situazione di dipendenza”, conferma Chiara Simonelli “la donna tende ad allungare questa situazione, mentre l’uomo cerca di sfilarsi prima”.

Oggi l’andrologo è il nuovo confessore, interviene Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia e professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli: “nella società di oggi c’è molto isolamento e il sesso digitale è sempre più diffuso, anche all’interno delle coppie”. I maschi stanno diventando il “sesso debole”, scricchiola la figura dell’uomo “cacciatore”, la donna è diventata più forte sotto tutti i punti di vista e l’uomo perde virilità Qui entrano in ballo gli stereotipi culturali di genere. Si pensava che il desiderio maschile fosse sempre presente, indipendentemente dalle situazioni, ma non è così, sottolinea l’andrologo. “L’ansia da prestazione oggi colpisce anche le donne”, osserva Loredana Petrone. Il calo del desiderio nelle coppie collaudate interessa sia donne, sia uomini, sostiene Chiara Simonelli, i cambiamenti sociali degli ultimi vent’anni hanno influenzato molto i comportamenti sessuali e il rifiuto della sessualità crea enormi frustrazioni nella coppia. L’aspetto emotivo gioca una parte molto importante nel desiderio, afferma Palmieri: “ci sono uomini che con la propria compagna hanno una grande affinità nella vita, ma sotto le lenzuola hanno problemi”. “Per questo ci sono gli amanti!” Esclama Marina La Rosa, che rincara la dose parlando di rapporti a tre e scambi di coppia per ravvivare il desiderio. “L’importante è rispettare il patto preso esplicitamente con il proprio compagno o la propria compagna” avverte Chiara Simonelli. “Il terzo elemento della coppia oggi può essere anche la tecnologia” osserva il professor Palmieri: “il cybersex è praticato dai single per mancanza di tempo o per paura dell’approccio fisico, ma entra a gamba tesa anche nelle relazioni di coppia, per questo è nata la figura del Sex Coach, che, tra le varie mansioni, ha anche quella di guidare le persone verso una sana sessualità integrata dalla tecnologia”.

 

 

Dal presidente della SIA arriva un allarme sulla fertilità maschile. Commentando il traguardo che le società si sono poste in questi giorni al vertice di Glasgow, quello di limitare l’innalzamento globale della temperatura media ad un grado e mezzo entro il 2050, Palmieri avverte che basta solo un grado in più per ridurre di un decimo la fertilità dell’uomo, molto meno, quindi, da quello che ci si auspica a Glasgow. Con un grado in più si perde un decimo di capacità fecondante degli spermatozoi, che sono tra le cellule del corpo umano più sensibili alla temperatura. Un fenomeno che non riguarda solo l’uomo, con un grado in più si stima che farfalle e coleotteri rischino l’estinzione. Il professore avverte anche che la capacità fecondante dell’uomo italiano è già diminuita di due terzi rispetto agli anni Cinquanta. Il calo delle nascite è da anni un problema nel nostro paese. Nel 2010 si sono registrate 563.000 nascite, nel 2018 erano 430.000, nel 2020 appena 404.000. Per l’andrologo oltre alla prevenzione, ora bisogna puntare sulla conservazione. Mettere da parte, al sicuro, il seme, come in una sorta di Arca di Noè, permetterebbe di ovviare ad un’ampia serie di problemi.

La puntata di oggi è stata ricchissima di spunti e non sono mancati gli interventi musicali a tema di Alberto Laurenti, canzoni come La bambola di Patty Pravo, L’importante è finire di Mina e Triangolo di Renato Zero, vi consigliamo di riascoltarle, oltre ad essere dei cult fanno anche riflettere un po’. La chiusura, come di consueto è affidata alle perle poetiche del comico e cabarettista Luciano Lembo:

Se spesso l’uomo è attratto dalla forma, la donna invece dal suo contenuto, non fatene vi prego mai una norma, ognuno è il risultato di un vissuto. Di certo li accomuna il desiderio, che se pur nasce da modalità diverse, soltanto lui compensa quel divario, quando le strade sembrano ormai perse. L’uomo e la donna son la stessa cosa, che sulla terra diventa dualità, è il desiderio a riportarli a casa, dietro un bisogno c’è la libertà”.

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