L’altra faccia della quarantena mette a nudo le difficoltà dentro le quattro mura domestiche. A Io le donne non le capisco ne abbiamo parlato con Gian Ettore Gassani, avvocato matrimonialista e presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani e Loredana Petrone, psicologa e psicoterapeuta.
“Il telefono di un avvocato matrimonialista in questo periodo non smette mai di squillare, la gente sta impazzendo, le coppie in crisi stanno vivendo un momento difficile perché si è costretti a condividere un territorio” ci racconta Gian. Ettore. “Quando c’è già un conflitto tra la coppia si ha un effetto detonatore. Per tutte quelle coppie che trascinano le crisi coniugali questo momento è veramente difficile esattamente tanto quanto quello che si vive in estate o a Natale, periodi storici nei quali si sviluppano le crisi. Non dobbiamo essere ipocriti, sono molte le coppie che hanno storie parallele e in questo momento molti sono stati scoperti. L’unica vera medicina per queste persone sono gli psicologi e gli psicoterapeuti, noi avvocati subentriamo quando non c’è nulla da fare. Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono anche tante famiglie unite o che in questo periodo di convivenza forzata, riscoprono il sentimento per il partner. È un fenomeno positivo con la riscoperta dell’amore e della sessualità. In situazioni normali siamo presi da una vita frenetica, spesso non abbiamo tempo per ritrovarsi. È importante che la coppia viva da fidanzati e non dimentichi il gioco e la complicità” – continua l’avvocato.
“Lasciarsi a volte è un dovere non solo un diritto, piuttosto che litigare davanti ai figli e dimostrare che quello è il modo di stare insieme. Come è un dovere fare di tutto per salvare un matrimonio e mettersi in discussione. Ma prima di andare da un avvocato, bisogna provare a lavorare sulla coppia con gli aiuti di psicologi e psicoterapeuti per cercare di salvare il salvabile. Poi se non ci si riesce, piuttosto che litigare davanti ai figli, andate in tribunale e speratevi”conclude Gassani.
“Una coppia funzionale generalmente deve avere degli spazi di autonomia, qui invece c’è una presenza obbligata e forzata” – ci spiega Loredana. “In questo periodo si perde completamente quello spazio personale che invece è fondamentale, anzi potrebbe svilupparsi la questione del controllo perché hai l’altro partner a disposizione. Quindi gli equilibri sono alterati ed esasperati. Stiamo vivendo una situazione esplosiva – continua Loredana Petrone – quando terminerà questo periodo tante coppie si metteranno in discussione e come passo intermedio, prima di andare da un avvocato è consigliabile iniziare un percorso non solo con uno psicoterapeuta ma anche di mediazione per cercare di risolvere lil conflitto per poi, eventualmente, avvicinarsi con animi più tranquilla a una separazione”.