Home Lei e luiCoppia e Famiglia La monogamia: un mito da sfatare o un valore da conservare? Ne abbiamo parlato con Gian Ettore Gassani, Tosca D’Aquino, Rocio Muñoz Morales e un ospite a sorpresa!

La monogamia: un mito da sfatare o un valore da conservare? Ne abbiamo parlato con Gian Ettore Gassani, Tosca D’Aquino, Rocio Muñoz Morales e un ospite a sorpresa!

di Prisca Civitenga

Ospiti: Gian Ettore Gassani, Tosca D’Aquino, Rocio Muñoz Morales

 

Con l’avvicinarsi di San Valentino a Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia D’Agostino, abbiamo deciso di parlare di “questioni di cuore” e di riflettere su un tema molto dibattuto. Alla nostra comunità social abbiamo chiesto:

La monogamia è un mito da sfatare o un valore da conservare?

Per parlarne abbiamo invitato in studio Gian Ettore Gassani, avvocato e presidente dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, e due apprezzate attrici, Tosca D’Aquino e Rocio Muñoz Morales. Immancabili a completare il “Dream Team” Loredana Petrone, Giulio Violati e Alberto Laurenti con la sua musica live.

 

Dalla monogamia al poliamore, il matrimonialista Gian Ettore Gassani ha il polso della situazione e ci offre una fotografia della società: “nel 50% delle cause di separazione c’è un’infedeltà, quelle accertate per lo meno, io vivo a fianco degli investigatori e scopriamo infedeltà di insospettabili. In Italia si tradisce in tutte le zone del paese con le stesse percentuali, non è un fenomeno che riguarda il nord o le grandi città dove si pensa ci sia maggiore libertà nei costumi, e le donne oggi tradiscono quanto gli uomini, se non di più”.

“Di fatto noi umani siamo programmati per essere poligami”, chiarisce la psicologa Loredana Petrone, “la monogamia è un impegno, non a caso nel matrimonio noi lo sottoscriviamo questo impegno. Quindi oggi, come dice qualcuno, la trasgressione maggiore è esser fedeli. Il tradimento è iscritto nel nostro DNA”. L’emancipazione femminile ha rivoluzionato i costumi rispetto al passato, oggi le donne sentono di poter vivere pienamente la propria sessualità in maniera più libera, e l’autonomia economica permette loro di recidere un legame che non funziona e fa soffrire. “Il matrimonio continua ad essere un impegno”, ribadisce la psicologa, “se sei sposato da tanto tempo sai che impegno è la parolina magica che porta avanti la coppia, perché è faticoso. Dico una cosa che sembra terribile, vivere in coppia è innaturale. Siamo programmati per poter vivere autonomamente, perché bisogna limare, bisogna rinunciare anche a delle parti di sé a volte”.

Oggi la fedeltà è sempre più difficile, fa notare Gian Ettore Gassani, attraverso i social c’è una disponibilità ampissima, basta un messaggio su Facebook, l’offerta è enorme e prima o poi, secondo l’avvocato, si scivola sulla buccia di banana: “oggi essere fedeli è una vera prova d’amore, ma non tutte le coppie infedeli finiscono in tribunale. Spesso non c’è più la passione, ma le persone si vogliono bene, diventano come un’azienda di famiglia. Molte coppie non fondono sul sesso lo stare insieme, condividono il lavoro, i figli, dei sogni, se c’è poligamia sessuale il matrimonio può andare avanti, quando c’è un progetto comune”. “La separazione è proprio legata al fallimento di un progetto di vita più che ad un’evasione sessuale”, spiega Loredana Petrone, “diverse sono le motivazioni della mancata condivisione di progetti, spesso c’è un percorso di crescita differente, c’è l’ evoluzione di uno dei due e l’altro che non riesce a stare al passo. Ci sono anche persone illuminate che prima di separarsi cercano una terapia di coppia per tirarsi fuori dalla palude in cui sono finite”.

Ci sono anche coppie felicemente monogame, come dimostra un messaggio toccante arrivato in diretta da Angelo, ascoltatore unito da 30 anni con la sua sposa: “è l’esperienza più bella della mia vita, ogni sera addormentarmi accanto a lei e sentirla respirare al mio fianco mi aiuta a scoprire la bellezza quotidiana di questa esistenza”. Chi non vorrebbe sentirsi dire queste parole dal proprio partner? Gli fa eco Giulio Violati, marito di Maria Grazia Cucinotta: “io ho scelto Maria Grazia che ero innamorato, continuo ad amarla dopo 27 anni e anche in camera sono assolutamente felice di stare con lei, poi direte vabbè è facile con Maria Grazia Cucinotta, ma non è così, perché la bellezza è una componente, ma se ti stufi ti stufi. Uno si sceglie ogni giorno, soprattutto accettando i difetti dell’altro, che sono più i miei per definizione, ma sono tanti i motivi per cui si sta insieme, fondamentalmente c’è l’amore di base, che non è più innamoramento, ma si trasforma, si eleva. Poi pensa con la poligamia che ci devi avere due o tre suocere, tre famiglie, è un girone dantesco!”

 

 

Parlando di coppie aperte e poligamia Sonia D’Agostino prova a rivolgersi ad uno dei “massimi esperti” italiani, Pupo, sposato dal 1974 con la moglie Anna e contemporaneamente insieme alla manager Patricia da 33 anni. Il cantante e conduttore risponde al telefono e in diretta accetta con schiettezza ed ironia di mettersi a nudo e parlare della sua esperienza: “la verità? Se tornassi indietro non lo farei mai, perché è un impegno doppio! Ci sono stati tanti particolari e momenti duri passati in questi anni, che è una cosa che non rifarei. Ho incontrato due donne meravigliose e ho avuto molta fortuna in questo senso, è l’incontro tra loro due che è stato speciale, ma non è un percorso che consiglierei, nella nostra società, molto religiosa e con una certa cultura, è molto difficile portare avanti relazioni di questo tipo”. C’è mai stata competizione tra le tue compagne?” Chiede la conduttrice e Pupo risponde: “no questo, no, ma all’inizio certo c’era qualche problema, stai più con una o con l’altra, ma poi tutto si è risolto. Passiamo spesso il natale insieme, con Patricia lavoro, ma poi passiamo le feste tutti insieme, senza creare imbarazzo, la mia è una famiglia numerosa, nessuno si sente a disagio, siamo una famiglia molto aperta”. L’importante è non ingannare le donne, sottolinea Gassani, che ricorda come in molti paesi la poligamia sia legale, fondamentali sono la chiarezza e la trasparenza nei confronti dell’altro. E Pupo confessa: “ho la faccia da brava persona, ma non sono brava persona, ho tradito tantissimo nella mia vita, con l’atteggiamento di togliere dignità alla persona che stava con me, ora non lo faccio più”. Ha tradito spesso anche le sue due compagne e scherzano afferma: “l’endocrinologo che mi ha consigliato Patricia dice che sono concentrato di testosterone!” Come diceva Battiato “la verità rende liberi” sostiene Alberto Laurenti e Pupo oggi si ritiene un uomo libero: “sto sulle scatole ad un sacco di gente, nel settore dove lavoro molti storcono naso, ma mi sento un uomo libero e difendo la mia dignità e quella delle mie compagne che meritano rispetto.” Sonia D’Agostino chiede se la poligamia non abbia creato sofferenza alle due donne, almeno inizialmente: “Ad Anna sì, effettivamente, Patricia era sposata e poi ha rinunciato ad avere dei figli, io non ne volevo altri, ho anche una figlia avuta da un’altra donna, nata mentre stavo con Anna. Erano atteggiamenti compulsivi i miei, con il gioco d’azzardo come con le donne, ora me ne sono liberato”. “Tua moglie non ti ha buttato fuori di casa” nota la conduttrice, “no, ma stavamo per separarci”, racconta Pupo, “quando avevo una relazione con la cantante Donatella Milani, ero innamorato da un anno e mezzo e cercai di separarmi da mia moglie”. E se le sue compagne l’avessero tradito? “Anna credo che sia stata sempre fedele, Patricia è più aperta… però non me lo sono mai chiesto. Magari un aiutino non sarebbe neanche male, qualcuno che ci dia una mano…” scherza ridendo il cantante. Si avvicina San Valentino: “non è mai stato un problema gestire le feste, spesso lo passavo con Patricia perché eravamo fuori per lavoro, quest’anno sarò a Ponticino con Anna”. E da giovane, quando magari doveva fare 8 o 9 regali? “Sono stati momenti terribili mi viene un’angoscia… per fare andare tutti d’accordo ci vuole molta generosità e servono le strutture, le case, e poi devi mettere le persone a proprio agio… uno stress enorme, non ci voglio pensare!” Poligami siete avvertiti: è una vita dura!

 

 

Sentiamo anche storie al femminile con le due ultime ospiti, le amate attrici Tosca D’Aquino e Rocio Muñoz Morales, entrambe impegnate a teatro nello spettacolo Fiori D’Acciaio, in scena alla Sala Umberto di Roma fino al 20 febbraio. Uno spettacolo che parla di donne, sei protagoniste sul palco, tratto dall’omonimo film con Shirley MacLaine e Julia Roberts: “parla di noi donne e lo fa in maniera molto sincera” commenta Rocio, “racconta i nostri punti di forza ma anche le nostre debolezze, le nostre fragilità, rimarcando però l’unicità di ogni donna, la preziosità di ognuna di noi, che diventa una ricchezza per il gruppo e il fatto di essere unite, di supportarsi l’una con l’altra”. Tosca D’Aquino e Rocio Muñoz Morales le donne le capiscono, entrambe vengono da famiglie matriarcali, tutte al femminile e con donne fortissime. Riguardo al tema della puntata, secondo Tosca la coppia aperta: “è una sorta di chimera, è un sogno irrealizzabile. Per quanto da artista sarebbe interessante sondare un terreno così sdrucciolevole, credo che alla fine sia un’utopia. Penso che abbiamo la libertà di troncare una relazione e di metterci in un’altra relazione. Sinceramente già è faticoso portarne avanti una di relazione figuriamoci due contemporaneamente, io mi rifiuto”, conclude scherzano l’attrice. Per Rocio: “ognuno è un mondo a sé. Per quanto mi riguarda sento il bisogno di condividere .la mia intimità soltanto con un uomo, non mi sento a mio agio a condividerla con tante persone. Devo dire che sono fatta un po’ all’antica, i miei genitori che sono sposati da 50 anni, mia mamma ha avuto rapporti solo con mio papà, quindi arrivo da un’educazione di un certo tipo. Io credo e pratico la monogamia, ma penso che ognuno deve fare quello che gli pare, quello che lo fa star bene, felice e sereno”.

Rocio è stata triturata dai media e dai gossip negli anni per la sua relazione con Raul Bova, un amore che dura da 10 anni e cha ha portato alla nascita di due figlie. Per Raul l’attrice ha stravolto la propria vita, allontanandosi dalla sua famiglia spagnola per trasferisti in Italia: “L’ho fatto perché è stato un incontro elevato quello con Raul, è l’uomo della mia vita, ad oggi credo di aver trovato l’anima gemella, poi mai dire mai, non si sa cosa accadrà. Non è stato un innamoramento razionale e neanche colpo di fulmine perché poi io avevo mia vita, si sono parlate nostre anime e quando questo accade non ci puoi far niente, se non seguire quello che senti dentro”.

Un incontro fondamentale anche per Tosca D’Aquino quello con il secondo marito Massimo Martino, dopo un primo matrimonio infelice: “anche per me l’ incontro con mio marito è stato un incontro magico. Sono quasi 21 anni che stiamo insieme e abbiano un figlio. Ci sono questi incontri ai quali non ti puoi sottrarre, come per Rocio, poi il tempo ti dà ragione”.

Augurandovi in ogni caso buon San Valentino, vi lasciamo come di consueto con la poesia di Luciano Lembo “Un lento costruire”.

Continua a seguirci:

Scrivi un commento

Articoli che ti potrebbero interessare