Ospiti: Vira Carbone, Chiara Arganini, Gloria Trocchi, Davide Civitiello.
La bella stagione è arrivata, il caldo inizia a farci scoprire e il corpo torna protagonista, quanto ci siamo lasciati andare durante l’inverno? Molti di noi si ritrovano con la pancetta e il tono muscolare scarso, è ora di correre ai ripari prima della prova costume, che per alcune ed alcuni può diventare un’ossessione. Iniziano allora diete ferree e un duro allenamento fisico, i risultati non sempre sono soddisfacenti e si pensa di ricorrere alla medicina estetica all’ultimo momento. C’è ancora differenza tra uomini e donne nel rapporto con il proprio aspetto fisico? Tante le riflessioni da affrontare in questa puntata di Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia d’Agostino, alla nostra comunità social abbiamo chiesto:
L’estate è alle porte e con sé arriva quel periodo dell’anno in cui si pensa a rimettersi in forma: ma perché la pancetta dell’uomo viene percepita simpaticamente, mentre la donna deve fare i conti con giudizi spietati?
Per parlare del tema abbiamo invitato in studio la giornalista Vira Carbone, ideatrice e conduttrice di Buongiorno Benessere, la celebre trasmissione di Rai1, in collegamento Chiara Arganini, nutrizionista del Centro Chenot Palace di Merano e Gloria Trocchi, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Estetica. Prima di iniziare a concentrarci sui sacrifici da fare per tornare in forma abbiamo voluto iniziare con il sorriso, parlando di uno dei cibi italiani più amati al mondo: la pizza! Ma non una pizza qualsiasi, bensì quella del campione mondiale di pizza napoletana Davide Civitiello che ci ha fatto venire l’acquolina in bocca. A completare il Dream Team gli amici Alberto Laurenti, Loredana Petrone e Giulio Violati.
Mastro pizzaiolo, Davide Civitiello è già stato protagonista di una memorabile puntata in cui ha cucinato in diretta la pizza fritta, lavora per una grande catena di pizzerie e gira il mondo portando con sé la cultura della pizza napoletana formando i giovani pizzaioli di tutto il globo. Nel suo ultimo libro La pizza fatta in casa, fornisce indispensabili consigli pratici per preparare una pizza perfetta tra le mura domestiche, e non solo la pizza, ma anche babà, danubio dolce o salato, casatiello, tortano, graffe, panini napoletani e tanto altro. Una passione quella di Civitiello nata durante l’infanzia: “ho iniziato a nove anni, dopo la scuola andavo a studiare in pizzeria, ero la mascotte, il piccolino che girava tra tavoli e tra gli impasti. Poi mi sono dato anima e corpo al mestiere, ho imparato da un grande maestro. Il libro La pizza fatta in casa è nato durante il lockdown, in molti mi chiedevano tante ricette e ho voluto trasmettere anche a casa la mia passione e la mia arte”.
Civitiello dispensa in diretta tanti consigli per cucinare la pizza perfetta. Gli ingredienti sono fondamentali, primo fra tutti la farina, per la pizza consiglia quella 000 di media forza, con una proteina al 12 % per lievitazione media, al 13% per una lievitazione più lunga. Proprio la lievitazione è fondamentale per la buona riuscita della pizza, tutti i lieviti vanno bene, anche quello di birra, l’importante è rispettare dosi, temperatura e tempi giusti. Se decidiamo di far lievitare l’impasto a temperatura ambiente, tra i 18 e i 22 gradi, dovremmo usare 1-2 grammi di lievito per chilo di farina, se mettiamo l’impasto in frigo ne servono 3-5 grammi per chilo. Da rispettare anche il tempo di lievitazione che deve essere di almeno 8-12 ore. Perché a volte la pizza risulta pesante e non la digeriamo bene? “Sicuramente è un problema di cattiva lievitazione o di cottura”, spiega il mastro pizzaiolo che aggiunge “ma spesso si dà la colpa alla pizza dimenticandoci che magari ci siamo anche bevuti due litri di birra o abbiamo mangiato antipasti pesanti!”
Sonia D’Agostino chiede qual è l’errore più comune che commette nel cucinare la pizza: “la fretta è il nemico numero uno! Non dobbiamo avere fretta, nemmeno nel mangiarla, la pizza va gustata! Dobbiamo sempre rispettare i tempi giusti”. Civitiello ci dà anche delle dritte per una frittura ottimale, il segreto è usare la farina di riso e per una pastella più morbida si può usare l’acqua gassata. Siete ancora curiosi? Vi consigliamo di sfogliare il suo libro, non ve ne pentirete!
Ci raggiunge in studio Vira Carbone, direttamente da Buongiorno Benessere. La giornalista si spende da anni con amore ed entusiasmo per aiutare chi ha problemi di salute, intervistando grandi luminari, viaggiando, entrando in sala operatoria per capire le procedure e spiegarle al pubblico, la sua è diventata una missione, aiutare le persone a vivere più a lungo e in salute. Questo è lo scopo della sua nuova uscita editoriale Il grande libro della longevità: “in 9 anni di Buongiorno Benessere, ho capito, parlando con i medici, che se noi ci prendiamo cura di tutti i nostri organi, naturalmente possiamo vivere più a lungo, perché il nostro corpo è fatto da una sinfonia di tanti organi che se sono singolarmente in salute danno origine ad un corpo quasi perfetto che invecchierà nel modo migliore possibile. Il nostro obiettivo è arrivare ad essere centenari, lo auguro a tutti, però stando anche bene. E’ chiaro che ci vuole una buona dose di fortuna e un DNA favorevole. Però i consigli che si trovano nel libro, dati dai medici di Buongiorno Benessere possono dare una bella mano”.
Interviene anche Claudia Arganini, nutrizionista del Centro Chenot di Merano, torna in ballo la pizza e la conduttrice chiede se può rientrare in una dieta, la dottoressa risponde: “sono per il classico pasto libero a settimana che spesso può essere la pizza, ovviamente all’interno di un regime alimentare bilanciato con attività fisica, una pizza a settimana va benissimo”. Le fa eco Vira Carbone: “anche un fritto va benissimo, stimola il nostro fegato perché lo fa lavorare meglio. Fare lo sgarro una volta alla settimana serve innanzitutto per abituare il nostro metabolismo a lavorare anche velocemente, perché se noi abituiamo il nostro corpo ad assumere sempre pochissime calorie, a quel punto il nostro corpo, che è intelligente, si tara sulle pochissime calorie e appena mangiamo qualcosa è la fine. E poi lo sgarro ci gratifica, ci fa stare bene, il cervello ci dice grazie e tutto questo fa bene, secondo me, non solo alla mente ma anche al corpo”. “ Il pasto libero a settimana è importante”, continua Claudia Arganini, “per un rilascio di endorfine che ci aiuta, poi, a rispondere meglio alla dieta, a perdere peso e ad essere più belli”.
Molte persone sono ingrassate durante e dopo il lockdown, sottolinea la conduttrice, e lo stress porta ad un aumento del grasso a livello addominale, provocando quella irritante sensazione di gonfiore. Cosa dobbiamo fare per dimagrire in maniera sana? Secondo la nutrizionista: “i grassi si bruciano al fuoco del carboidrati, noi abbiamo bisogno dei carboidrati come combustibili per bruciare i grassi, io sono pro-pasta, che non vuol dire mangiarsi cacio e pepe, carbonara e gricia tutti i giorni, vuol dire mangiarsi in un pasto al giorno un piatto pasta, o riso, o cereale, con un condimento leggero e si dimagrisce lo stesso. Quello che conta è la quantità, il condimento e la combinazione degli alimenti, non è necessario a mio avviso togliere la pasta per dimagrire. Al contrario con le diete iperproteiche, quindi di proteine, classico petto di pollo e insalata a pranzo, pesce lesso e verdure lesse a cena, quello che succede dopo un po’ e che non si perde più peso, perché si blocca il metabolismo. E, poi, non mangiando carboidrati si è più nervosi, soprattutto le donne che già hanno le fluttuazioni ormonali. Serve un’alimentazione equilibrata con la giusta dose di carboidrati. A livello muscolare succede che, non mangiando carboidrati, inizialmente si ha l’impressione di essere più magri, ma si va ad intaccare la massa muscolare, perché serve anche il carboidrato per aumentare il muscolo, e poi, il finto dimagrimento che si vede all’inizio è legato ad una perdita di acqua, perché il carboidrato trattiene un pochino più di acqua per essere digerito e la proteina meno. Quindi per perdere peso bene e mantenere il peso, bisogna cambiare stile di vita e adottare una dieta mediterranea che prevede un po’ di tutto”.
Vira Carbone suggerisce di immaginare un gran bel piatto e suddividerlo secondo gli alimenti: “metà di questo piatto noi lo dobbiamo riempire con verdure e frutta, mi raccomando colorate, un quarto di questo piatto con carboidrati possibilmente integrali, quindi mettiamo pane, pasta, riso, l’altro quarto, invece, ci mettiamo le proteine, carni bianche, uova, pesce, anche derivati del latte e legumi, così abbiamo un’alimentazione assolutamente equilibrata. Non dimentichiamo di bere tanto, acqua naturalmente, tisane, e di utilizzare moltissimo le erbe e le spezie, perché fanno benissimo e alcune sono una vera e propria sferzata per il nostro metabolismo. Io credo profondamente nel potere delle erbe e delle spezie, perché hanno una serie di principi attivi che sono concentratissimi e quindi ci fanno bene”.
Per chi ha bisogno solo di disintossicarsi da qualche vizio invernale Claudia Arganini suggerisce un esempio di dieta detox: “Si può fare qualche giorno a ridotto contenuto di proteine animali, un’alimentazione più basata su prodotti vegetali, quindi frutta, verdura, cereali integrali, pasta riso integrali, orzo, a chi piace la quinoa, poca carne rossa, togliere i latticini e come proteine prediligere il pesce. Una giornata tipo: colazione, frutta con delle mandorle, eventualmente fiocchi di avena e uno yogurt vegetale. Pranzo: riso integrale con delle verdure e delle proteine vegetali, quindi un pochino di legumi. Cena: verdure cotte e del pesce. Poi bisogna bere tanto, uno o due bicchieri d’ acqua prima di ogni pasto, perché questo favorisce oltre che la digestione e l’eliminazione delle tossine anche il senso di sazietà e iniziare i pasti con le verdure. Ad esempio iniziare il pranzo con due bicchieri d’acqua e un’insalata calma l’appetito e la cena sempre due bicchieri d’acqua con delle verdure cotte o una zuppa”.
Sonia D’Agostino s’interroga sulla differenza tra uomini e donne nel rapporto con il proprio peso e con l’estetica. La ciccia per l’uomo è un problema meno importante? Oggi soprattutto i giovani sembrano essere più attenti, vanno in palestra, si prendono le proteine, le pasticche, chiedono interventi estetici, si rifanno il naso, le orecchie, usano il botox, ora è molto richiesta la protesi al polpaccio. L’opinione della psicologa Loredana Petrone: “oggi giorno anche gli uomini ci tengono tantissimo alla loro immagine, del resto viviamo nella società dell’immagine dove l’apparire diventa fondamentale. La forma fisica non è solamente legata alla prova costume, ma alla dimensione di benessere, all’avere cura di sé, grazie anche ad un cultura che promuove anche il benessere, quindi il conoscere, il sapere quanto sia importante anche per la prevenzione di malattie, ad esempio il diabete, l’ ipertensione. Quindi sicuramente gli uomini oggi ci tengono tanto quanto le donne”.
Si parla quindi di medicina estetica e dell’importanza di rivolgersi a specialisti qualificati per evitare gravi conseguenze alla salute. L’ultima ospite è Gloria Trocchi, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Estetica, la dottoressa sottolinea come negli ultimi anni sempre più uomini richiedono interventi estetici: “l’uomo si è reso conto che la medicina estetica è una branca medica non dedicata esclusivamente alle donne, per cui ha cominciato a richiedere degli interventi correttivi. La maggior parte viene per una problematica legata ad adiposità localizzate sulla regione addominale e dei fianchi o nel sottomento, oppure perché presenta delle rughe, delle chetatosi, delle macchie sul viso, per cui vuole, comunque, apparire più sano. Il discorso che faceva Vira è reale, tutti gli organi invecchiano e quello che noi dobbiamo fare nell’ambito della medicina estetica è mantenere un equilibrio nella situazione psicofisica del paziente, nel benessere”.
La conduttrice nota che molte persone che non sono sovrappeso mantengono delle localizzazioni di grasso che non se ne vanno via in alcun modo, cosa si può fare? Gloria Trocchi: “quello è grasso sottocutaneo. Noi abbiamo il grasso viscerale che è quello tra gli organi, che risente della dieta e dell’attività fisica, e il grasso localizzato che è quello situato tra i muscoli e la cute, ed è il grasso che non risente della dieta, per cui ci sono anche persone giovani che si mettono a seguire diete molto ristrette, ma in realtà non dimagriscono in alcuni punti. Quando ci sono adiposità localizzate le indicazioni possono essere mediche o chirurgiche. Non tutti i pazienti vogliono sottoporsi ad un intervento di lipoaspirazione, quindi chirurgico, per cui abbiamo avuto l’opportunità di poter utilizzare delle metodiche mediche e di queste l’unica che sicuramente dà dei risultati migliori è la criolipolisi ovvero il congelamento del grasso che determina una morte del tessuto adiposo in quel distretto trattato. Bisogna essere molto chiari con i pazienti, se viene un paziente obeso deve prima rientrare in un peso ragionevole e i risultati sono visibili dopo più sedute a distanza di due-tre mesi l’una dall’altra, dobbiamo dare il tempo al tessuto di rispondere, non si risolve tutto in una settimana”.
Speriamo di avervi dato consigli utili anche stavolta, vi lasciamo con la poesia di Luciano Lembo e, come dice Vira Carbone, voletevi bene!