Home Carriera e dintorni La mamma lascia sempre il segno! Parola di Sonia D’Agostino e di Sonia Bruganelli.

La mamma lascia sempre il segno! Parola di Sonia D’Agostino e di Sonia Bruganelli.

di Prisca Civitenga

Ospiti: Sonia Bruganelli, Gustavo Caoci

In occasione della Festa della Mamma la puntata di Io le donne non le capisco, il salotto del sabato condotto da Sonia d’Agostino, è dedicata a tutte le mamme, di ieri, di oggi e di domani! Ospite in studio Sonia Bruganelli, mamma di una famiglia allargata, nonché imprenditrice di successo, conduttrice televisiva e moglie di Paolo Bonolis. In collegamento il pediatra Gustavo Caoci per uno sguardo su come è cambiato il rapporto madre-figli. Insieme a loro i nostri immancabili compagni di ventura, Loredana Petrone e Alberto Laurenti a cui vanno i nostri auguri di compleanno, perché il maestro è nato proprio nel giorno della Festa della Mamma! Alla nostra comunità social abbiamo chiesto:

Che rapporto hai o avevi con la tua mamma? In che modo ha lasciato un segno nella tua vita?

Sonia al quadrato”, questo il sottotitolo dato alla puntata che vede protagoniste due donne sui generis, accomunate dallo stesso stesso nome e che conversando trovano molti tratti in comune. Domanda di rito che viene fatta a tutti gli ospiti che partecipano per la prima volta al salotto del sabato: Sonia D’Agostino chiede a Sonia Bruganelli se lei le donne le capisce. “No io non le capisco” risponde l’imprenditrice, “sono prestata alla donna, mi sento molto più maschio che femmina, le donne non le capisco, non mi capisco delle volte, però se mi vedo come maschio mi capisco di più, pensa che cosa strana. Però mi affascinano molto le donne e mi piacciono, anche esteticamente. Non so se ragiono al maschile o al femminile, mi trovo molto più spesso d’accordo con gli uomini, ho una modalità poco femminile secondo me. La mia parte maschile è abbastanza presente” Interviene la psicologa Loredana Petrone: “questa è una cosa meravigliosa, nel senso che alla fine toglie quelle che sono le dimensioni di etichetta di come ci si deve comportare al femminile come al maschile. Sicuramente Sonia ha delle modalità direttive, che sono associate al maschile, perché la nostra logica occidentale è dicotomica, quindi attribuiamo etichette all’una o all’altro. Un’altra donna-uomo che io conosco è Sonia D’Agostino, che è sicuramente molto determinata!” La conduttrice conferma in pieno, è lei la protagonista in famiglia e scherzando confessa che il marito ancora non si è rassegnato al fatto che spesso si usi il suo cognome in famiglia, ad esempio al ristorante un tavolo D’Agostino per due, o quando qualcuno chiama al telefono chiedendo casa D’Agostino? Sonia Buganelli riflette: “mi sono resa conto che è difficile avere uomini che ci stiano accanto e che non si sentano in pericolo, sappiate uomini che, invece, il vero uomo alfa non ha paura di avere una donna così!” Sicuramente non ha avuto paura Paolo Bonolis, che ha deciso di sposarla: “ho incontrato Paolo a 23 anni, facevo delle telepromozioni nel suo programma, con me ha fatto il piacione spudorato, mi mordeva l’orecchio nel corridoio… Non è stato amore a prima vista, io ero fidanzata, mi ha conquistato con la testa, anche se se lui continua a dire che era gran figo. Io notato altro in lui, mi ha conquistato regalandomi libri. L’ innamoramento è una cosa, c’è la passione, l’aver bisogno dell’altra persona, ma i rapporti durano se ci sono dei punti in comune, le differenze che ti attraggono all’inizio poi stancano. Oggi abbiamo un rapporto da amici, il che non è sminuente, anzi è più grande, hai un complice nella vita, perché quando le cose che ti portano a volere l’altro per te, perché ne hai bisogno, svaniscono, perché non ne hai più bisogno, e continui a sceglierlo nella tua quotidiana, secondo me vale molto di più”.  Sonia Bruganelli ha dato vita all’agenzia di casting SDL 2005, lavora insieme al marito, ma in campi diversi. Sonia D’Agostino è curiosa di sapere se nell’ambiente dello spettacolo, con un marito così conosciuto, ci siano state delle gelosie o delle fan da tenere a bada: “le sgallettate?” Scherza l’imprenditrice, “sì ce ne sono state, ho sempre trovato bigliettini in giro, non so se Paolo lo faceva apposta, o non gliene importava niente”. Poi racconta un aneddoto: durante le selezioni per “Madre Natura” a Ciao Darwin, Bonolis aveva individuato una possibile candidata, una bellissima ragazza che ha fatto sfilare con lui mano nella mano. La sprovveduta, però, rimasta stregata da quell’episodio, ha pensato di scrivere una lettera d’amore al conduttore, inviandola alla produzione. Chi ha letto la lettera? Ovviamente la responsabile del casting, Sonia, la moglie di Bonolis! Proprio lei le ha risposto, rifiutandole il lavoro: “l’ho asfaltata, credo che abbia cambiato mestiere!” Confessa tra le risate Sonia Bruganelli.  E Paolo Bonolis l’ha mai controllata? “Neanche per scherzo! Non staremmo qui a parlarne!” Per l’imprenditrice la fiducia reciproca è fondamentale e anche avere i propri spazi: “ancora non l’abbiamo fatto, ma abbiamo deciso di vivere in case separate, credo sia una cosa civile dormire in stanze separate, ad esempio lui tiene la tv a tutto volume, mentre io voglio leggere, lui fuma e a me dà fastidio, litighiamo per la presa del cellulare, l’armadio è pieno dei sui vestiti che non mette più. Io avrò il mio posto, lui il suo e i ragazzi vivranno dove vogliono. E poi saremo separati solo da un pianerottolo!” Una decisione che approva la nostra psicologa Petrone: “condivido il pensiero di avere spazi propri, ognuno ha proprie abitudini, nelle culture anglofone la doppia stanza si una dagli anni ’40, in Italia invece c’è l’idea del talamo nazionale. Avere un proprio spazio può essere una cosa positiva, dove ovviamente c’è la possibilità di poterlo fare. La doppia casa salvaguarda le relazioni, ci si incontra quando si desidera incontrare l’altro, sembra una follia, ma questa dimensione del vedersi quando ci va, elimina l’obbligo di vedersi per forza, che affossa la relazione”.

Veniamo al tema del giorno, il segno lasciato dalle madri, Sonia D’Agostino nota che “succede sempre una cosa strana, negli anni prima i genitori li contesti, poi diventi la loro fotocopia e cominci a dire le stesse cose che dicevano loro, ma come è possibile?” Il rapporto con la madre ha segnato profondamente la vita della conduttrice, al di là del fatto che fin da piccolina voleva lavorare nel mondo dello spettacolo e la mamma l’ha spinta a proseguire gli studi, Sonia ha perso il suo punto di riferimento quando era molto giovane, a 25 anni, sua madre è stata vittima di un errore medico. Questo episodio così doloroso ha cambiato radicalmente la vita di Sonia D’Agostino, che ha deciso di lavorare nella sanità, per aiutare gli altri e impedire che errori del genere possano accadere. Per Sonia Bruganelli, invece, qual è il segno che le ha lasciato sua madre? “Mia mamma mi ha allargato le spalle, è molto forte, mi ha dato un insegnamento che consiglio sempre, quello di essere libera, di cercare di rimanere libera. Sembra mia sorella, è ancora così a 70 anni, è una bellissima donna ed ora che non c’è più papà è molto forte. Mi ha insegnato l’indipendenza e il fatto che la più grande ricchezza è essere liberi, forse perché lei non lo è stata, lei ha smesso lavorare per crescerci, ho capito una serie di cosa che lei avrebbe voluto fare, si era sacrificata in questo ruolo, pur amandoci molto, è come se mi avesse detto: prova tu ad essere libera e a non doverti ritrovare ad avere la tua testa a disposizione e non poterla usare. Poi ho aperto la mia società di casting e ho avuto bisogno di lei, l’ho presa a lavorare con me. Io avrei potuto amare solo una persona che mi lasciasse libera e così è stato.”

E Sonia Bruganelli, madre di tre figli, che tipo di mamma è? “come mamma so di essere diversa con ognuno dei miei figli, voglio bene a tutti e tre allo stesso modo, ma loro sono diversi e io mi rispecchio con loro in modo diverso, la più piccola è come il padre, il maschio è come me e litighiamo spesso, la più grande, per tutta la sua storia, è catalizzatrice di buoni sentimenti e di pace. Non sono un’amica, ma li voglio liberi e indipendenti, discuto con Paolo che mi dice che Adele sta sempre in giro, io la controllo ma la lascio libera. Voglio assecondare quello che fanno, ma devono innanzitutto andare bene a scuola, se no li chiudo nella stanza e li obbligo a studiare”. Paolo Bonolis ha anche due figli nati dalla precedente unione, Martin, che ha già regalato un nipotino, e Stefano che sta per diventare papà, come gestisce Sonia Bruganelli, una famiglia così allargata? “Si gestisce con le stesse modalità di una famiglia normale, tanta libertà e tanto amore. Io ho cercato di riunirla, perché le coppie passano, i mariti e le mogli possono separarsi, però i genitori rimangono tali. Il padre resta tale, quindi è giusto che paolo faccia il padre dei nostri tre figli, ma anche dei suoi primi due, per cui abbiamo cercato di riunirci tutti quanti e devo dire che ci siamo riusciti, tant’è che ora arrivano i nipotini. All’inizio può essere difficile, ci sono gelosie, poi ti rendi conto che se sposi un uomo che si dimentica dei suoi primi figli per te, lo farà anche con te e con i tuoi, quindi tutto quello che all’inizio ti può dar fastidio, in realtà è sintomatico di una brava persona che hai accanto. Paolo è sempre stato un papà presente e sono felice di questo.”

Chiamiamo in causa il secondo ospite, Gustavo Caoci, pediatra, già primario dell’ospedale Santo Spirito e oggi coordinatore della neonatologia alla Mater Dei di Roma. Sonia D’Agostino chiede come sono cambiate le mamme di oggi rispetto a trenta anni fa e come sono cambiati i figli? “In trent’anni molte cose sono cambiate perché è cambiata la società, sono arrivate le innovazioni tecnologiche che vanno sapute gestire, perché possono essere motivo di regressione e non di progresso. Faccio riferimento all’informatizzazione della comunicazione, rispetto al passato oggi il bambino è più avanzato nella gestione di certi mezzi, dal computer al telefonino che sono armi a doppio taglio, possono essere preziose da un lato o pericolose dall’altro. Il genitore si trova ad affrontare un problema che trenta, quaranta anni fa non esisteva, l’ educazione ad usare questi mezzi. Se figli vengono educati bene ad usarli in maniera sapiente, può essere sicuramente una spinta in più verso il progresso. I bambini di oggi sono molto più avanzati, crescono prima rispetto a quelli di una volta, se l’uso che fanno di quello che hanno a disposizione è un uso oculato, in caso contrario può essere motivo di regressione e di infantilismo continuo, che non esisteva quarant’anni fa”. E le mamme di oggi? “La mamma nel suo nucleo è sempre la mamma. Si dice che la donna è il sesso più forte, e lo è sicuramente. La gravidanza, l’esperienza del parto è un lato della sua forza. Oggi la mamma per necessità socio-economiche deve andare a lavorare e assentarsi dalla famiglia, anche per volontà propria di emergere, realizzarsi, diventare indipendente e non essere più relegata nelle quattro mura. Io sono a contatto con tante mamme “in carriera”, che abbiano ruoli importanti oppure che facciano lavori umili, riescono sempre a bilanciare la loro presenza nella famiglia e presso i figli. La mamma insufficiente lo era anche dieci secoli fa. La nonna è una supermamma, veicola la sua esperienza sui figli e sui nipoti, ovviamente la nonna è la vera struttura portante della famiglia, soprattutto in una società come la nostra dove ci sono pochi asili nido, la nonna diventa la terza gamba della famiglia”.

Reduce dalla giuria del Grande Fratello Vip, un’esperienza importante che non ripeterebbe ora perché ha detto tutto quel che aveva da dire, Sonia Bruganelli conduce la trasmissione televisiva I libri di Sonia, visibile sulla piattaforma Mediaset Infinity, nella quale presenta i libri che più le piacciono, intervistando gli autori: “io consiglio i libri a tutti, perché ci sono delle volte in cui un libro davvero ti cambia, non ti cambia la vita, ma ti cambia un periodo, io consiglio libri che possono aiutare le persone in particolari momenti della loro vita.”

Anche stavolta tante riflessioni, facendo gli auguri a tutte le mamme, vi lasciamo con la poesia dell’amico, attore e cabarettista Luciano Lembo Festa della mamma.

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