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Schiaffo agli Oscar

di Prisca Civitenga

E’ il ceffone più chiacchierato del momento, quello che Will Smith ha tirato a Chris Rock in diretta mondiale durante la cerimonia degli Oscar, lo scorso 27 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles.

 

 

L’eclatante episodio è avvenuto poco prima che Will Smith ricevesse l’Oscar come miglior attore per il film King Richard – Una famiglia vincente. Il comico Chris Rock ha preso di mira la moglie dell’attore Jada Punkett Smith con una battuta sulla sua testa rasata: “Jada ti voglio bene, non vedo l’ora di vederti in Soldato Jane 2” (in Soldato Jane Demi Moore ha, appunto, la testa rasata). Battuta a dir poco infelice e fuori luogo visto che l’attrice soffre di alopecia, una malattia che le provoca dolore e frustrazione, come lei stessa ha confessato pubblicamente. Dopo aver visto la reazione della moglie che girava gli occhi al cielo, Will Smith ha perso le staffe, è salito sul palco e ha sferrato un sonoro schiaffo sul volto di Chris Rock. La platea attonita ha inizialmente pensato ad uno sketch organizzato, ma tornando al posto Smith, visibilmente irato, ha urlato al conduttore “tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua f*****a bocca”. Quando, poi , ha ricevuto la statuetta come miglior attore protagonista in lacrime si è scusato con l’Academy paragonando sé stesso a Richard Williams, che interpreta nel film, il padre delle campionesse di tennis Serena e Venus. Richard, ha spiegato l’attore, era un fiero difensore della famiglia e faceva cose folli per difenderla, “l’amore fa fare cose folli”, ha concluso.

Il fatto, poi, che il neo-premio Oscar si sia scusato con l’Academy, ma non con Rock, e, dopo, sia andato a ballare all’after-party come se niente fosse, ha scatenato un vespaio di polemiche. Le scuse nei confronti del comico e degli spettatori di tutto il mondo sono arrivate il giorno dopo in un lungo post su Instagram:

La violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva. Il mio comportamento agli Academy Awards di ieri sera è stato inaccettabile e imperdonabile. Le battute su di me fanno parte del lavoro, ma una battuta sulle condizioni di salute di Jada era troppo per me da sopportare e ho reagito emotivamente. Voglio farti le mie pubbliche scuse Chris. Ho sbagliato e mi sento imbarazzato. Le mie azioni non sono indicative dell’uomo che vorrei essere”

L’Academy ha condannato il gesto e annunciato provvedimenti disciplinari, il comico non ha sporto denuncia e il mondo del web si è subito schierato da una parte o dall’altra. Il regista Gabriele Muccino, in un tweet, ha commentato: “Mi dispiace enormemente per come Will sia riuscito a rovinare la serata più importante della sua vita. Nessuno sa i pregressi di quel nervo tanto scoperto da fargli perdere così il controllo. Lui sa sempre come uscire da ogni situazione. Il fatto che sia inciampato mi addolora”. Mentre il critico cinematografico Antonio Monda su Repubblica ha scritto: “così Will Smith cancella anni di battaglie per la diversità”. Chi difende Will Smith accusa Chris Rock di mancanza di tatto e sensibilità, non si può scherzare sul dolore altrui, sulle malattie, e tanto meno fare body-shaming.

Il gesto continua in questi giorni a catalizzare attenzioni e discussioni, si scava nella vita privata di Will Smith per capire le ragioni della sua rabbia, dal rapporto con il padre violento che picchiava la madre, ad alcuni episodi di irascibilità sul set, alla relazione turbolenta con la moglie e al loro essere una coppia aperta. Al di là del caso specifico si riaprono dibatti di più ampia portata, come quello, appunto, sul body-shaming, o quello sulle minoranze etniche, cosa sarebbe successo se Chris Rock fosse stato un bianco? C’è poi una parte del mondo femminile che ha definito maschilista la difesa di Smith nei confronti della moglie. Jada avrebbe dovuto difendersi da sola, si legge sul web, non c’è bisogno di un uomo che debba difendere l’onore di una donna, men che meno in modo violento.

Si parla di “mascolinità tossica ”, quella del maschio alfa che deve proteggere la “sua” donna e la “sua” famiglia, con una buona dose di possessività e di aggressività. Alcuni osservano che Smith ha messo in scena un’altra dinamica tossica, quella dell’aggressore che poi si pente in lacrime, suscitando empatia. C’è chi crede che la star di Hollywood, al posto di serrare i pugni, avrebbe potuto accarezzare al moglie e prenderle la mano. Il dibattito è ancora aperto.

Intanto sul web si scatena l’ironia e fioccano i meme sull’episodio. Qualche esempio: “E’ stata la mano di Will” fa il verso al film di Sorrentino E’ stata la mano di Dio, il famoso schiaffo a fumetti di Batman a Robin ora vede le facce di Smith e Rock, e ancora parafrasando film: “La la sberl” e “MIB- Mena in black”.

Mentre si continua a discutere sulla reazione spropositata di Smith alla mancanza di rispetto di Rock, l’unica certezza è che lo schiaffo più grande l’ha preso la cerimonia degli Oscar che ha dato una pessima immagine di sé.

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