Avere un lavoro di questi tempi è un lusso, e permettersi le vacanze estive è un sacrificio per molti di noi, questo è certo. Ma l’estate sta finendo, come cantavano I Righeira negli anni ’80, e alcune considerazioni sono doverose. Il riposo ci ha donato una nuova energia, rendendoci più performanti al lavoro, ma non è raro sentir parlare di sindrome da rientro.

Qui trovate 5 consigli per evitarlo:
- Prendiamocela con calma
Dopo un periodo di relax a cui non siamo abituati, tornare di botto alla quotidianità può avere degli effetti negativi. Un consiglio potrebbe essere quello di puntare la sveglia qualche ora prima, lasciando spazio alla lentezza. Inoltre, l’ideale sarebbe poter rientrare dalle ferie non proprio a ridosso del primo giorno di lavoro, ma lasciare un giorno “cuscinetto” che ci aiuti ad abituarci all’idea.
- Pianifichiamo il lavoro
Distribuire la fatica, riorganizzando la giornata lavorativa in modo da non avere un carico eccessivo. Vi eviterà di accumulare stress già dal giorno n. 1. Una buona idea potrebbe essere stilare un elenco di TO DO, partendo dalle cose più urgenti, e poter così posticipare quelle meno impellenti.

- Pianificare qualcosa che ci rende felici
In città o altrove, le vacanze sono in primis uno stato d’animo, per tanto, fino a quando la bella stagione ci assiste, nei weekend è bene continuare a vivere in pieno le giornate fra parenti e amici, in totale relax. La vita sociale è sicuramente un ottimo stimolo per perpetrare le energie positive della vacanza
- Fare movimento
L’attività fisica ha effetti positivi anche sulla nostra serenità mentale, insieme alla cura del proprio corpo. Inoltre, l’estate ci da la possibilità di fare tutte le attività all’aria aperta, come lunghe passeggiate o una bella corsa nel parco.
- Mangiare sano
Insieme all’attività fisica, un’alimentazione equilibrata è assolutamente necessaria per il nostro benessere psico-fisico. Fare il pieno di vitamine con la frutta di stagione, Omega3 con il pesce azzurro oppure dell’uva ricca di melatonina, aiuterà a fronteggiare la sindrome da rientro.
E infine, FACCIAMOCI CORAGGIO 😉