Qual è l’ultimo giorno di scuola che non avete mai scordato? Un aneddoto che vi è rimasto impresso, la nostalgia per i vostri compagni oppure un sollievo infinito?
È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo parlato insieme a Lidia Schillaci, Marina La Rosa, Rosalia Porcaro, Pippo Baudo, Rudy Zerbi e Maria Grazia Cucinotta.
Da ieri è disponibile sulle piattaforme streaming, in digital download, in tutte le radio ed online il nuovo singolo di Lidia Schillaci, Ali Nuove. La cantante ci racconta che con questa canzone “vorrei trasmettere una energia positiva, dobbiamo iniziare a respirare aria nuova, dopo questo periodo ne abbiamo veramente bisogno. Sto preparando un album e nei prossimi mesi usciranno altre canzoni”. In merito alla scuola Lidia ci racconta che “non vedevo l’ora finisse, ero una che studiava poco ma che con il minimo impegno ottenevo il massimo rendimento. L’ultimo giorno era una liberazione”.
Marina La Rosa ricorda con il sorriso gli esami di ammissione alla maturità “il professore di matematica mi chiamò alla lavagna per risolvere la moltiplicazione 2×2, per farvi rendere conto di quanto potessi essere scarsa in questa materia! La verità è che se il professore è bravo ti fa amare la materia, altrimenti non ti piace.”
Rosalia Porcaro non ricorda gli ultimi giorni “ma i primi giorni: il primo giorni di liceo i miei compagni mi scambiarono per la professoressa di educazione fisica. Mi divertivo a imitare i professori”.
Rudy Zerbi invece ha amato la scuola “ ma solo per le materie che mi piacevano, ero il classico ragazzo che amava anche approfondirle personalmente oltre quanto richiesto dalla scuola. Quelle che non mi andavano giù, come matematica ed educazione tecnica, le ho lasciate da parte. Ma ora, con il senno di poi, sono anche un po’ dispiaciuto”. Perché chi andava male a scuola spesso riesce nella vita? “Per cercare di provare a fare qualcosa di buono in un campo ci vuole amore che ti porta a mettere del tuo al di là dello studio da libro, la differenza si vede quando puoi aggiungere del tuo. Se amate un mondo ci sono mille professionalità che ti permettono di stare vicino al mondo che ami e non è mai detto che bisogna stare in prima linea, ci sono tante professionalità che meritano di essere conosciute, si può vivere della propria passione”.
Pippo Baudo a scuola “sono stato un buono studente, non sono mai stato rimandato, ho sempre superato l’anno. Il giorno di scuola che ricordo è l’ultimo della maturità quando dal liceo sono passato all’università. Non ero affatto dispiaciuto, anzi ero molto felice di andare all’università. Ho sempre studiato perché questo è stato un mezzo per acculturarmi ma non vedevo l’ora di finirla per scappare a Roma e tentare di fare spettacolo”. Perché chi andava male a scuola spesso riesce nella vita?
“Chi scarica le tensioni nella scuola poi non sa affrontare le difficoltà della vita, è una differenza tra letteratura e realtà, sono due mondi diversi. In matematica ero scarsissimo. La musica è stata la mia strada maestra, ho iniziato a suonare all’età di 6 anni, è la mia maestra di vita. Quando ero direttore artistico di Sanremo ho collaborato con la stesura di alcune canzoni, le modificavo, ma mi limitavo all’appoggio artistico, non ho mai voluto mettere la mia firma”.
Maria Grazia Cucinotta ci racconta che è impegnata nelle riprese del docufilm “il vecchio e la bambina”, un capolavoro di Ernest Hemingway. Stiamo girando da Portogruaro che sarà la location di questo docu-film che racconterà la vita di Hemingway partendo dalla Grande Guerra”.