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Gigi Proietti, oggi tutta l’Italia s’inchina, ti applaude e piange

“Qualcuno sceglie di vivere come può, qualcun altro come deve. E poi c’è chi sceglie di vivere come crede, ma per quello ci vuole coraggio”. 

Nascere e morire nello stesso giorno lo poteva fare solo lui, oggi 2 novembre ci lascia Gigi Proietti. Attore istrionico di teatro, cinema e tv, regista, doppiatore, direttore artistico, cantante e grande affabulatore capace di rendere vera con la voce e il corpo anche la più grande illusione. 

Ben 55 anni dei suoi 80 anni passati tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi, il suo Mandrake, gli sketch e la “mandrakata” di Febbre da Cavallo sono diventati un cult del cinema italiano, ma noi di Io le donne non le capisco vogliamo ricordarlo così, con due suoi pensieri che ci devono far riflettere: “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce” e ancora “Vivi, lascia vivere, ma soprattutto… nun te fa pijà per culo”. 

Il Maestro non poteva farci scherzo peggiore, in questo traumatico 2020 ci lascia anche lui. Con Proietti se ne va l’ultimo artista, di quelli veri, completi che non esistono più. Dopo Alberto Sordi, ci lascia anche l’ultimo pezzo di romanità. Ma quello che è certo che potremmo continuare ad ammirare la sua eterna arte che ci ha lasciato in eredità. 

Oggi tutta l’Italia s’inchina, ti applaude e piange, ciao Maestro 

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