Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia I Pianeti influenzano la nostra vita? Ne abbiamo parlato con Marina La Rosa, Maurizio Lupardini e Ernesto Fazioli

I Pianeti influenzano la nostra vita? Ne abbiamo parlato con Marina La Rosa, Maurizio Lupardini e Ernesto Fazioli

Voi credete nell’oroscopo? Appartenente alla categoria che lo consulta quotidianamente oppure solo all’inizio dell’anno? Pensate che i pianeti possano influenzare ciò che accade nelle nostre vite? Anche se quest’anno alcuni grandi nomi dell’astrologia hanno proprio toppato sul 2020. 

È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo discusso insieme ai nostri ospiti: Marina La Rosa, Loredana Petrone, Maurizio Lupardini e Ernesto Fazioli.

Maurizio Lupardini, neuropsichiatra e appassionato di studi astrologici, è convinto che “buona parte della nostra vita è già scritta ma poi noi, possiamo contribuire alla scrittura. Dobbiamo distinguere l’astrologia da quotidiano o da televisione dagli studi astrologici che dall’antichità fino al Rinascimento hanno trovato la porta aperta della medicina. Come medico, come neuropsichiatra non tratto i pazienti con l’astrologia ma nella storia della medicina sarebbe assurdo non studiare l’astrologia all’interno della medicina. La Luna muove le maree, noi siamo fatti di gran parte di acqua, quindi è impossibile che sul corpo umano non faccia nulla. L’astrologia innanzitutto ti porta a una profonda riflessione con te stesso”. 

Ma come facciamo a credere agli oroscopi? “Quello che dobbiamo imparare  – continua Lupardini – è che dobbiamo uscire fuori dalle generalizzazioni, quello che sentiamo in tv non è che non ha una valenza ma bisognerebbe leggere il nostro ascendenti e non il segno solare. Ognuno di noi ha un obiettivo, un fine per il quale siamo nati. Sono un appassionato dei fiori di Bach e il dottor. Bach, creatore di questa floriterapia, diceva che ognuno di noi ha una missione da compiere e che questa missione la deve portare avanti. Considerava inoltre la malattia come una reazione alle interferenze. Se noi cominciamo a capire queste interferenze la malattia ci dice qualcosa e torniamo nella nostra missione, se invece continuiamo a non sentire quello che lui definiva “vocina sottile” questa malattia inizia a parlare prima alla nostra mente e poi a livello del nostro corpo. Possiamo definire questa una visione romantica ma se la attualizziamo oggi possiamo parlare di PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), che è quella disciplina medica che stabilisce che la psiche influenza la nostra neurologia, endocrinologia e immunologia. Si parla sempre di più di psicosomatica nel senso che le malattie sono un connubio tra la mente e corpo”conclude Maurizio.

La psicologa Loredana Petrone invece ci racconta che “Freud riteneva che alla nascita noi siamo come delle pagine bianche su cui doveva essere ancora scritto tutto. Di contro Jung afferma che ogni uomo possiede i semi della sua storia, il disegno della sua natura e il compito della sua vita e che le stelle fossero dei corpi celesti che irradiavano delle precise energie che influenzavano il nascituro. Se ci pensiamo è quello che poi di fatto gli astrologi affermano. Gli astrologi sono convinti che ci sia una tendenza a vivere in un certo modo sin dalla nascita. Guarda caso quello che è il nostro tema astrale ci guida. Jung poi ci dice un’altra cosa meravigliosa: la sincronici. Ossia la corrispondenza tra eventi interiori ed esteriori, cioè l’energia che viene irradiata dai corpi celesti causa il nostro temperamento e che nel cielo astrologico avvengono dei fatti che sono sincronici a quelli che avvengono nel cielo psichico”.

Marina La Rosa è molto affascinata dall’astrologia ma “di astri non ne capisco niente. A gennaio scorso mi sono fatta fare un quadro astrale e questa astrologa che ho incontrato sostiene che ognuno di noi abbia un compito nella vita ma questo compito in realtà è anche legato alla vita precedente. Lei ha visto che io questo compito, nelle mie vite precedenti, non l’ho voluto portare a termine e anche in questa ho fatto tanta fatica che addirittura non volevo nascere. L’astrologa in questione non sapeva che ho rischiato di non nascere”.

Ernesto Fazioli, scrittore, ricercatore e studioso di astrologia ci tiene a precisare che “non dobbiamo credere all’astrologia perché non è una professione religiosa. Il compito dell’astrologia è quello di capire, accettare, di comprendere sé stessi e come ogni cosa va tenuta in giusta considerazione. Spesso le persone che non si riconoscono nel segno è perché l’oroscopo è anche un orologio, i primi anni della vita sono influenzati dalla luna e poi l’età scolare da Mercurio, l’adolescenza da Venere e la piena maturazione del segno avviene con il Sole tra i 30 e i 40 anni. Pensiamo di essere un’automobile: il segno solare rappresenta il motore, l’ascendete è la carrozzeria e la Luna e il motorino d’avviamento. La Luna che è l’aspetto interiore, intimo, manda l’input al Sole e il Sole mette in moto il veicolo. Ma pè anche chiaro che se io mi avvicino a una Rolls-Royce che ha il motore di una 500 dopo un po’ cade tutto l’apparato per il quale mi ero avvicinato a quella persona”.

Inoltre Ernesto ci racconta il ciclo dello zodiaco: “partiamo dal presupposto che lo zodiaco rappresenta le varie fasi dell’esistenza umana quindi i primi sei segni dello zodiaco, da Ariete a Vergine, rappresentano quella che è la crescita dell’essere all’interno di sé, dal settimo al dodicesimo, dalla Bilancia ai Pesci, è un po’ l’estroversione, la rappresentazione dell’essere nel sociale. Quindi l’Ariete, come primo segno dello zodiaco, rappresenta la nascita e quindi, contrariamente a quello che si crede come Ariete come forza marziale, in realtà è la scorza del bebè. Ha bisogno di pubblico, come tutti i segni di fuoco. L’Ariete è la scintilla che dà l’avvio allo zodiaco per poi approdare nel Toro che invece è quello che raccoglie l’eredità dell’Ariete, è quello che acuisce lo spazio attorno a sé e ha bisogno di ingoiare le cose. Non a caso i Tori vengono considerati dei grandi mangiatori, sono persone che hanno bisogno di toccare, di prendere coscienza con la spazio circostante. I Gemelli, gattonando, si muovono in questo ambiente, acquisiscono il concetto di comunicazione, che diventerà acquisizione di dati nel Cancro. Il Cancro è il segno che come un database acquisisce tutti i dati che il Gemelli ha raccolto e che quindi ha la possibilità di formare una propria anima. Il Leone, a questo punto, è arrivato nel momento in cui può finalmente esplodere in tutta la sua forza vitale, la sua energia creativa. La Vergine arriva in un periodo particolare dell’anno rappresenta il momento della crisi perché la crescita è finita, l’uomo deve presentarsi adesso per quello che è. Si deve presentare nel sociale e quindi la Bilancia è l’alter ego, quindi il confronto con il mondo con tutto quello che comporta. Per poi arrivare allo Scorpione che ha bisogno di entrare in questo mondo e di unirsi come se fosse un’unità con l’altro, non a caso se la Bilancia viene considerata in maniera nazional popolare come il segno del contratto, lo Scorpione ne esige il rispetto e quindi è un segno di grande profondità, di grande introspezione che esige il rispetto degli impegni presi. Il Sagittario viene considerato l’esploratore, è considerato il segno zodiacale che deve proiettassi nel lontano, che possa essere sia geografico o intellettuale, il geroglifico è un centauro che lancia una freccia, dove la lancia non si sa ma va verso l’infinito. È il grande ricercatore dello zodiaco che poi arriva nella struttura del Capricorno, il punto più alto dello zodiaco, il punto all’interno del quale si raggiunge la propria evocazione, maturità. Si raggiunge la realizzazione del sé per poi andare nell’Acquario che è il passo successivo e quindi nuove speranze, idea da perseguire verso il futuro. Questo segno si oppone al Cancro che è legato al passato, l’Acquario ha bisogno di avere sempre una visuale chiara e e aperta verso il futuro ed immergersi in quello che è il Pesci. Il Pesci è il liquido amniotico, il mondo prenatale dal quale poi, attraverso questa forza, potrà rinascere l’Ariete. E da qui riparte il giro dello zodiaco”. 

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