Home Lifestyle A scuola di rimorchio: ecco il corso che insegna l’arte della conquista

A scuola di rimorchio: ecco il corso che insegna l’arte della conquista

di Sonia D'Agostino

L’arte della conquista? Si può insegnare. Parola di Carlo Trioli, tra gli amministratori di seduzioneitaliana.com, il sito che ha “importato” in Italia veri e propri corsi di tecniche scientifiche di seduzione, basate sui concetti di neurolinguistica. Trioli (il suo nickname sulla piattaforma è TermYnator) spiega che seduzioneitaliana.com si propone non solo di insegnare l’arte della conquista, ma anche la sua contestualizzazione in Italia, promuovendo la centralità della comunicazione nel mondo della seduzione. 

“Io le donne non le capisco”, infatti, non è un semplice slogan, ma un problema che attanaglia un sempre maggior numero di uomini. Sarà che le nuove tecnologie, le chat e i messaggi hanno reso più complicate le relazioni sociali, per non parlare di quelle sentimentali, fatto sta che sempre più persone decidono di affidarsi a corsi dedicati alla seduzione, dove dei guru del “rimorchio” guidano i loro allievi nel mondo delle conquiste amorose.

Carlo, da quale esigenza nasce il vostro sito?

Seduzioneitaliana.com è stato creato dai suoi due amministratori. Siamo due ragazzi che, dapprima in un forum e poi in un vero e proprio sito, hanno voluto creare un luogo dove si potesse discutere delle tecniche di seduzione nate negli Usa. Avevamo l’esigenza non solo di riproporle un linguaggio comprensibile a tutti, ma di applicarle a un contesto che fosse quello nel quale viviamo. Infatti le tecniche statunitensi, in Italia si applicavano malamente. Tutto è nato da un gruppo che si proponeva di sondare l’arte dell’”acchiappo”.

E poi?

Sono entrato nel progetto con 30 anni di esperienza sul campo, mentre le teorie proposte avevano 4-5 anni. Si trattava di  tecniche molto “meccaniche”, che vedevano la donna come un insieme di switch, interruttori, come dicono loro, da far scattare. Mi sembrava assolutamente ridicolo, assurdo oltre che denigrante. Le donne sono esattamente come noi, con una loro biologia, con le loro differenziazioni ma con le quali si comunica, le stesse che ci affascinano. E questo ci porta non ad applicare delle mere regole, ma tutto un panorama di armi vere e proprie per comunicare. Per affascinare ed entrare in rapporto. E per comunicare bene bisogna essere delle persone migliori.

Quanto conta la stima di sé in questo processo relazionale?

Nel nostro campo si sente spesso parlare di autostima come di un valore assoluto. L’autostima è un concetto relativo: cos’è questa mancanza di autostima? Noi uomini siamo più bloccati, siamo molto vincolati al parere delle donne, questo perché fino a un certo momento siamo stati più a contatto con le mamme che con i papà. Quindi per noi il parere della mamma, che è una donna, è vincolante. Cerchiamo sempre l’approvazione delle donne. Quindi cambiando mamma, ovvero la donna che vogliamo sedurre, ci si pone un grosso dubbio inconscio: come mi valuterà? Dobbiamo quindi cominciare a cambiare alcuni parametri, come quello della comunicazione.

Non è quindi vero che le donne vengono da Venere e le donne da Marte?

Uno dei luoghi comuni che si è diffuso nella community negli ultimi anni è quello per cui le donne ragionano per emozioni. Non è vero: le donne pensano esattamente come gli uomini. Solo che sono molto più legate a una prima impressione, che deriva da un’emozione rapidissima. Un’emozione che ci inquadra, in qualche modo. Comunicare significa entrare in empatia con una donna e cercare di riflettere come lei, provando soprattutto a capire come lei ci vede. Se noi continuiamo a pensare “da maschi”, con i valori dei maschi, non riusciremo mai a entrare davvero in contatto con le donne. Noi maschi tendiamo a ragionare per oggetti in possesso, ovvero attraverso l’esibizione di oggetti di potere. Ciò che per un uomo rappresenta un punto d’arrivo, che sia un orologio o un fisico esageratamente muscoloso, non è detto che sia ciò che piace a una donna. Si crea così un linguaggio errato, perché si parte da una base sbagliata riguardo a ciò che effettivamente una donna apprezza. Quindi la prima cosa è recuperare i valori giusti, quello che le donne possono davvero apprezzare di noi, per poter comunicare e re-inquadrarsi di conseguenza.

Sul sito trattate dell’importanza del costruirsi un’immagine convincente e attraente per gli altri. E del costruire relazioni importanti che permettano il mantenimento di questa immagine: questo non rischia di creare un “effetto boomerang” se la relazione dovesse divenire più duratura? Devo essere qualcuno che non sono, per conquistare?

L’immagine di una persona risponde a qualità evolutivamente vincenti, un insieme di tratti mentali e fisici. Una persona “figa”, come scriviamo noi sul sito, è una persona che dimostra di possedere queste qualità in una misura soddisfacente. Se io frequento una persona “figa”, automaticamente ho un po’ un riconoscimento di esserlo pure io, altrimenti quella persona non si relazionerebbe con me. Se questo diventa un contesto di persone, il livello medio di quel contesto è il mio social skill, il mio livello sociale, di qualità mentali e fisiche.

Quanto conta la cura del corpo nella seduzione? 

Anche curarsi è sinonimo di intelligenza, perché la società ci chiede questo, di essere comunque piacevoli, non repellenti. La salute è una di quelle qualità evolutivamente vincenti di cui ti parlavo prima. La famosa “chimica” ha un fondo di verità, come nel caso degli odori. Noi percepiamo gli odori esattamente come gli altri animali e da questo traiamo una prima impressione dalle persone: l’essere “in salute” è una qualità fondamentale in una coppia, e quindi tra queste c’è anche quella della cura della persona. Una cattiva igiene darà un’idea di malsano, e produrrà dei messaggi negativi istintivi: l’essere umano è programmato per riconoscere questi segnali, e così l’estetica.

Quindi le tecniche che insegni sono studiate per la conquista di una notte o lasciano una sorta di eredità nel relazionarsi con le donne?

Questo tipo di pratiche non sono solo sexual oriented, ma andrebbero insegnate a tutti: sono il principio della diplomazia. Il mio principio di base è che ognuno è maestro di se stesso. Chi entra in un corso con me non è che manchi di tecnica seduttiva, ma di una personalità seducente. Tranne parti di dialettica e retorica, che è fondamentale, non insegno nulla. Quello che cerco di fare è prendere una persona e insegnarle a migliorarsi.

Parli spesso nel blog del potere della seduzione e della sua forza. Non è che può diventare uno stimolo al tradimento nel caso di una relazione più duratura?

Abbiamo parlato di percorso di crescita. Ecco, ogni donna è un viaggio alla scoperta di noi stessi. Ogni relazione, in proporzione alla sua durata, produce dei cambiamenti. Si giunge a un punto in cui non si verificano più cambiamenti in te al cambiare delle donne con cui ti relazioni. Quella è la maturità, e in questa fase tu cerchi qualcosa di molto preciso, e una volta che l’hai trovato, non senti più tutta questa esigenza di andar con altre donne.

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