È inutile girarci in torno, quante volte in spiaggia vi è capitato di trovare quel vicino che si sistemava un po’ troppo vicino? Quante volte l’ombra dell’ombrellone del vicino copriva il sole di chi, magari, voleva proprio prenderlo? E quante volte tornando da un bel bagno ristoratore il telo era pieno di sabbia? E della persona che magari ti cammina un po’ troppo vicino, mentre sei distesa e rilassata al sole, ciabattando? Beh è proprio da questi inconvenienti che nasce l’idea del Safe Beach Space. Di cosa parliamo? Di un sistema di delimitazione visiva dello spazio di sicurezza, con copyright in 176 Paesi, ideato da tre ragazzi sardi, Gianluca Langiu, Salvatore Piredda e Gian Luigi Boi, che hanno dato vita alla SbS Project Srl.
“D’estate frequentiamo da sempre spiagge libere, e circa sette anni fa, ci era venuta l’idea di costruire un “recinto” con dei picchetti e un nastro per impedire ai vicini di spiaggia di invadere il nostro spazio” racconta Salvatore Piredda a Io le donne non le capisco.
Questa idea, conservata gelosamente nel cassetto, gli è servita per farsi trovare pronti ora che, complice l’emergenza sanitaria da Covid, è importante mantenere il distanziamento sociale sui litorali.
“Abbiamo quindi registrato i marchi e abbiamo iniziato la trafila per risolvere i problemi tecnici-operativi. Il nostro obiettivo era anche quello di usare materiale di riciclo e che fosse 100% riciclabile. Ci siamo riusciti, ad esempio il nastro tessile, stampabile e personalizzabile, è fatto con le bottiglie di plastica riciclate. E ora siamo partiti con la vendita.
Il kit può essere usato in spiagge libere, attrezzate o in un parchi sia in forma ottagonale – forma più vicina al cerchio che consente di ottimizzare gli spazi- si può anche montare in forma rettangolare o quadrata, e risolve il problema di chi noleggia lettini o sdraio. Inoltre è facilmente scavalcabile, da tutti” conclude Salvatore.
Il prezzo è di 24,99€ e grazie alla collaborazione con ILICO.IT il kit si può trovare in tutte le edicole del territorio nazionale.