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La malinconia del Natale: il “Christmas Blues”

di Loredana Petrone

Le festività natalizie si avvicinano e noi della redazione di “Io le donne non le capisco” abbiamo voluto interrogarci sul “Christmas Blues”, uno stato di tristezza e malinconia  che si manifesta negli individui proprio in questo particolare periodo dell’anno, in netto contrasto con l’atmosfera di gioia tipicamente associata al Natale.

 

Il Natale rappresenta la festa della famiglia poiché, secondo tradizione, ci si riunisce insieme ai propri cari, ritrovando e fortificando il senso di unione ed affetto ed è quasi obbligatorio dover essere felici, gioiosi e pieni di amore, circondati da luci e addobbi di ogni specie, canti e brindisi.

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In questo periodo dell’anno, però, si possono sperimentare emozioni contrastanti rispetto a questa obbligata felicità. Tali emozioni e stati d’animo sono così diffusi che questo mood natalizio è identificabile con una vera e propria sindrome, che prende il nome di Christmas Blues o Depressione Natalizia, ovvero quel senso di tristezza profonda che colpisce proprio durante le vacanze di Natale.

Il Natale, infatti, non rappresenta per tutti un periodo di gioia, anzi, porta con sé numerosi stressors che possono acuire sofferenza e malessere intrapsichico. È un periodo in cui è quasi d’obbligo incontrare familiari e conoscenti, “scontrarsi” con persone poco gradite o che riattivano vissuti dolorosi; ci sono le spasmodiche corse agli acquisti che generano stress legato sia alla scelta del regalo che alle eventuali difficoltà economiche. La routine si interrompe per lasciare spazio al tempo libero che potrebbe acutizzare il senso di solitudine e sofferenza in coloro che affrontano il dolore per l’assenza di una persona cara; per di più le ore di luce si riducono così come il rilascio di serotonina, andando a incidere sul senso di tristezza.

E, infine, ci si confronta con il “tirare le somme” dell’anno appena trascorso, con la possibilità di sentirsi insoddisfatti per traguardi non raggiunti o per una severa autocritica. Ed ecco che si possono avvertire stanchezza frequente, anedonia, mal di testa, inappetenza, insonnia, tristezza, tutti sintomi legati a questo malessere.

Cosa fare per non essere schiacciati dal Christmas Blues?

Molto importante è riconoscere il proprio malessere, accogliendo ed accettando il fatto che se non si è felici non significa essere sbagliati o inadeguati, ma semplicemente che c’è qualcosa che fa soffrire. Nell’ascolto del proprio malessere è possibile rintracciare alcune informazioni utili per se stessi, qualche bisogno inespresso o qualche dolore che necessita ancora di un po’ di tempo per essere elaborato.

√ Inoltre, bisognerebbe imparare a lasciar andare “i pensieri ricorrenti”, abbandonando il rimuginio sul passato o sui problemi della vita. Il pensiero ricorsivo non contribuisce a risolvere i problemi, non aiuta a prendere decisioni, al contrario, li mantiene vividi e presenti, col risultato di un aumento dei livelli di ansia. Importante perciò è parlare di questi vissuti ansiogeni con qualcuno di cui ci si fida, in modo da non isolarsi nel proprio dolore e concedersi la riscoperta della condivisione e del supporto.

√ Ridurre le situazioni e gli incontri che procurano malessere, imparando a dire di NO, dando così valore al proprio sentire.

Strutturare meglio il proprio tempo libero, preparandosi in tempo all’acquisto dei regali e magari pianificando i costi.

√ Dedicarsi del tempo, rintracciando attività arricchenti e rigeneranti (sport, hobbies, percorsi benessere, passeggiate all’aperto) per se stessi.

Il periodo natalizio, a questo punto, potrebbe non essere solo un momento di crisi, quanto un momento di kairòs, cioè un’opportunità da dedicarsi per farsi un gradito e personalizzato regalo.

 

 

 

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