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Sport e nuove tendenze:e tu che tipo fitness sei?

di Marta Sannito

La popolarità sempre crescente del fitness, sia in Italia così come in molti altri paesi del mondo è da relazionarsi all’attenzione che i mezzi di comunicazione di massa riservano sempre di più alla salute e ai problemi ad essa connessi. Ma non solo! Il fitness e’ dimostrato: e’ davvero il miglior modo per ottenere una forma fisica sana, accostando una corretta alimentazione e una buona idratazione.
Nel mondo l’82% dei 38 milioni di decessi per patologie croniche – precisa Cèline Neefkes-Zonnevald, fisiologa, epidemiologa e docente all’Exercise Lab di Amsterdam – è causato da malattie cardiovascolari, cancro, patologie croniche respiratorie e diabete.
Si registra quindi, un sostanziale aumento di persone che si accostano al fitness per la prima volta e ad ogni fascia di eta’ anche per prevenire queste patologie.
Negli Stati Uniti la tendenza e lo stimolo a migliorare l’alimentazione e a condurre un sano stile di vita, segnano anche conseguentemente la diminuzione delle spese sanitarie che è sempre una maggiore necessita’.
Di contro, tuttavia, aumenta anche la tendenza ad accorciare la durata delle pratiche, a causa della mancanza di tempo che continua ad essere la giustificazione più ricorrente per gli individui che praticano poco o per nulla l’attività fisica.
La tendenza si lega con sempre maggiore frequenza all’uso dei dispositivi elettronici indossabili per il monitoraggio istantaneo dell’attività fisica che possono essere strategici anche nel fornire un feedback ad allenatori, fisioterapisti e operatori sanitari.
In tema di fitness i nuovi trend modificano l’organizzazione delle palestre, e danno una spallata definitiva ai corsi di ginnastica più in voga fino a pochi anni fa. Escono infatti del tutto dalla graduatoria i popolarissimi zumba e le cyclette indoor di gruppo come lo spinning e i vogatori connessi fra loro. Sono fuori anche i “boot camp”, gli allenamenti in stile addestramento militare molto seguiti negli scorsi anni. “Aumenteranno in modo considerevole – commenta Walter Thompson, docente di Kinesiologia alla Georgia State University, coordinatore dell’indagine – le iniziative di salute globale focalizzate sull’incoraggiamento di medici e operatori a far includere l’attività fisica nei piani di salute dei loro pazienti. Tendenza che del resto si sta già timidamente affacciando in alcuni paesi che sull’attività fisica, prescritta dal medico di famiglia, stanno investendo molte risorse.
Il sondaggio “Worldwide Survey of Fitness Trends for 2017″ dell’American College of Sports Medicine ha tracciato un quadro, o meglio, una previsione (secondo 2.800 professionisti del fitness e della salute) delle principali mode e tendenze in materia fitness per quest’anno .

Vi elenco le principali undici:
1) Come gia’ anticipato, la prima si definisce “wearable technology“, l’utilizzo di device : braccialetti elettronici, smart watch e qualsiasi altro tipo di gadget indossabile che faccia da guida durante l’attività fisica. Danno un feedback immediato e sono una forte motivazione per raggiungere i propri obiettivi. Fit uguale tech, insomma.
2) Il ritorno al “Body Weight Training”, quel tipo di allenamento che non richiede attrezzi se non il proprio corpo. Si tratta di un training che coinvolge tutte le masse muscolari contemporaneamente, evitando rischi di sovrallenamento o un eccessivo sforzo delle articolazioni.
Perché piace?
Sarà perché lo puoi praticare a casa, in ufficio, al parco e in qualsiasi momento; sarà perché per allenarti a corpo libero non devi acquistare nulla; sarà perché – nella sua apparente semplicità – regala benefici a tutto il corpo in maniera armoniosa ed equilibrata.
Il bodyweight è pratico, economico e molto efficace!
Vale anche l’aiuto dei cavi: il “TRX” è infatti l’allenamento in sospensione più alla moda che non richiede altro che il proprio peso corporeo come resistenza.
3) La rivincita dell’allenamento breve sulle ore in palestra: si chiamano “High Intensity Interval Training”, allenamenti brevi e super intensivi, anche di pochi minuti, alternati ad altrettanti di pausa. Di nuova generazione, gli allenamenti assistiti da elettrostimolazione: grazie a fasce ed elettrodi ad hoc, si possono concentrare fino a 2 ore di palestra in soli 40 minuti grazie agli impulsi elettrici. Le mini palestre dedicate si stanno moltiplicando anche in Italia (Urban Fitness e BODYeVai, tra le tante).
4) Mai senza un professionista o un personal trainer. Ormai non si rinuncia più ad un aiuto e non si crede più nell’allenamento “self made”. Il sostegno di un esperto implica sì una spesa maggiore, ma anche risultati migliori (specie per chi manca in costanza).
5) Gli allenamenti di gruppo: piacciono per la presenza di istruttori che insegnano, motivano e guidano nel raggiungimento dei propri obiettivi. Ad una condizione: mai più di 5 persone.
6) Lo Yoga in tutte le sue declinazioni: Power, Bikram, Ashtanga, Kundalini, Sivananda, e, richiestissimo, l’anti-gravity, in sospensione grazie a particolari maxi elastici. Per allenare corpo, anima e mente.
7) In crescita il concetto di “fitness utile”. Migliorare l’equilibrio, la postura, la forza, la resistenza. È il cosiddetto “Functional Fitness“: si impara a controllare, muovere, potenziare il corpo nello spazio. Come? Con pedane, kettlebells, palle, palline e bilancieri.
8) Il Pilates rimane il tipo di attività fisica di maggiore tendenza nel panorama del fitness americano, anche se incalzato dalle pratiche dello Yoga e del Tai Chi.
Il Pilates, che trae il suo nome da Joseph Pilates, colui che per primo mise a punto negli anni ’20 questo particolare metodo, permette a chi lo pratica di ottenere un corpo bilanciato e creare armonia tra corpo, mente e spirito anche con l’ausilio di macchine ad hoc .
Una tendenza riscontrata tra personal trainer è quello di integrare il metodo di Pilates con le tecniche dello yoga: esiste anche una pratica, inventata dall’australiana Louise Solomon, che si chiama Yogalates e che combina insieme le pratiche più efficaci dell’una e dell’altra disciplina.
9) Il Nia – acronimo di “Neuromuscular Integrative Action” – è un programma di fitness che attinge le sue tecniche dalle arti marziali, dallo yoga e dalla danza. Sviluppato nei primi anni ’80 da Debbie e Carlos Rosas, si potrebbe definire come una sorta di danza aerobica di basso impatto i cui obiettivi sono migliorare il funzionamento dell’apparato respiratorio, modellare i muscoli e correggere posture sbagliate Utilizza 52 movimenti di base e 9 forme di movimento diverse, tutte personalizzate sulla base dell’unicità e del grado di movimento di chi le pratica.
Perché piace?
Racchiude l’energia dello sport, l’entusiasmo della musica e la bellezza del movimento armonico che si realizza nella consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che ci circonda. Si esegue rigorosamente a piedi nudi!
10) Il Core Conditioning sembra essere il termine
emergente nelle pratiche di fitness. Un allenamento intenso che si sviluppa attraverso esercizi a corpo libero: addominali, flessioni e balzi saranno il vostro pane quotidiano. Obiettivo quello di potenziare il Core, ovvero i muscoli della parte centrale del corpo, per cerare un tronco e una spina dorsale stabili.
Perché piace?
Si tratta di un training impegnativo e mai noioso, che offre incredibili benefici non solo ai muscoli, ma anche all’equilibrio e alla postura: quando il core è allenato sono rispettate le curve fisiologiche (cervicale, dorsale, lombare), il bacino è fissato nella corretta posizione prevenendo i dolori alle anche, reni e intestino lavorano meglio, la scoliosi e il mal di schiena scompaiono.
Sta conoscendo un crescente successo nei centri benessere americani, grazie anche alla novità degli strumenti che vengono impiegati nella pratica come le BOSU Balls (semisfere in gomma), le wobble boards (tavole oscillanti) e i foam rollers (rulli spugnosi) e persino il vecchio “hula hoop”, in una versione riveduta e corretta.
11) Il Woga è una disciplina molto simile allo Yoga che, però, trova la sua unica differenza nel fatto di essere praticato in acqua; tutte le posizioni di Yoga vengono quindi effettuate in acqua o a bordo piscina. Una sessione di Woga ha una durata media di 1 ora.
Perché piace?
L’equilibrio psicofisico, e quindi il benessere, è al centro di questa disciplina. In acqua migliorano concentrazione ed elasticità e, alla fine di una sessione, la sensazione di relax è garantita.
Fra i trend leggermente in discesa troviamo invece gli allenamenti domestici guidati dalle App e dai video tutorial , considerati noiosi e non sempre affidabili.
Il mondo del fitness, dopo anni di culto estetico del corpo, sta subendo quindi una profonda trasformazione sotto la spinta della medicina preventiva.
Qualunque siano le tendenze, rimane sempre valido il mens sana in corpore sano (lat. «mente sana in corpo sano»). – Notissima sentenza, tratta da un verso di Giovenale (Sat. X, 356) ripetuta assai spesso o assunta come motto, con significati varî e in appoggio a teorie diverse: l’esercizio fisico è condizione indispensabile per l’efficienza della facoltà spirituale!
Concludo con una frase di Jim Rohn a cui tengo particolarmente: abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere!

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