Se scopriste il tradimento del vostro compagno di vita, vi rivolgereste al suo amante per cercare di salvare la vostra storia? Oppure sarebbe troppo svilente? Cosa fareste in questo caso?
È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo discusso in studio insieme ai nostri ospiti Catena Fiorello e Giulia Riccardi.
Il tradimento è un tema sempre molto attuale, spesso le donne cercano cercano il confronto con l’altra donna c’è chi lo ha scoperto e ha affrontato l’amante con estrema calma, le ha parlato al telefono ma per dirle che era tutto suo. Non perché non amasse il compagno, ma perché alcuni riescono a perdonare ma non a dimenticare. Altre hanno parlato dell’uomo ed hanno concluso che era lui la persona sbagliata.
La maggior parte però conviene che se non c’è amore da parte di uno dei due è molto meglio chiudere. La famiglia è cosa preziosa, merita conferme continue da parte dei suoi componenti. Se uno non è disposto a difenderla, proteggerla e fortificarla anche il perdono è inutile: diventa un contenitore pieno di immondizie e chi ama merita altro.
Catena Fiorello, scrittrice e autrice televisiva, ha scritto due libri sul tema del tradimento. In particolare in Casca il mondo, casca la terra “ho sondato il mondo del tradimento da un punto di vista non moralista ma come qualcosa che accade. Sono convinta che in queste situazioni non c’è il bravo che lo subisce o il cattivo che lo ha fatto” – racconta Catena.
“Nel romanzo racconto il tradimento dal punto di vista del marito che racconta la moglie. C’è questa moglie che è ossessionata dall’amante e fa di tutto per riuscire a stabilire un rapporto con lei, alla fine ci riesce ma lo vive come un affronto personale. Io nella vita vera non vorrei mai conoscere l’amante di mio marito”.
“Il problema dei nostri tempi – continua la scrittrice – è il politicamente corretto: si ha la presunzione di voler sembrare non per come si è davvero ma per l’immagine che vorremmo che gli altri avessero di noi. Quindi confessare qualcosa di spiacevole diventa sempre più difficile, anche un tradimento. Bisognerebbe avere il coraggio di dire la verità, io nella mia vita sono stata forse condizionata da una educazione molto rigida ma da ragazza potevo essere meno fedele, ho accompagnato le relazioni fino a che non c’era più niente da fare. Non ho mai visto nei fedigrafi una colpa, non ho mai giudicato, anche se, diciamoci la verità, giudichiamo molto più gli uomini delle donne, ma la verità è che tradiscono tutti e due allo stesso modo”.
Catena è la sorella di Rosario e Beppe Fiorello ma sono “per me fratelli come tutti i fratelli del mondo. Il giorno che vedrò come star i miei fratelli mi dovrò far vedere da uno bravo. Quando ero piccola ero più vicina a Beppe che agli altri due, da quando sono cresciuta sono più vicina a mia sorella. Con Beppe da bambini eravamo un corpo e un’anima. Rosario era come lo vedi ora, le mille risorse di oggi sono state quelle di allora. Rosario è stato ragazzo felicissimo sin da piccolo, era un animatore e non ambiva a diventare il capo. Quando tornò dal provino con Pippo Baudo il quale gli disse che non era in grado fare televisione, Rosario disse a mia mamma che andava bene così, non era un frustrato. È abitudinario anche per il divano, come mia sorella. Credo molto che gli astri influiscono sul destino degli uomini, e lui è un Toro”.
Giulia Riccardi, è una delle più attive autrici di commedia rosa del momento, ma anche attrice. Ha collaborato alla scrittura di Belle Ripiene, una gustosa commedia dimagrante, in questi giorni al teatro Sistina fino al 26 gennaio.
In tema di tradimento “ho confessato perché non ne potevo di lui- racconta Giulia. È successo che l’ho beccato, lui ha negato fino all’evidenza. Alla fine lui faceva vittima ed io ero diventata l’imputata. Per mettere a fuoco il tradimento non si accettano resi, io vorrei conoscere l’amante”.