Sapete cos’è la sindrome della preferita? È quella gara che scatta fra donne quando gli piace lo stesso uomo. La presenza e la condivisione dello stesso uomo può cambiare i rapporti fra amiche? Oppure le donne hanno superato il cliché della rivalità in favore della complicità femminile?
È questo il tema su cui ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco, ed è ciò di cui abbiamo discusso in studio insieme ai nostri ospiti Patrizia Pellegrino, Ascanio Pacelli e Matilde Brandi.
È opinione comune, tra le donne, che non può esistere complicità femminile. Alcune credono che sia una questione di natura: non ci sarà mai solidarietà ma la rivalità avrà la meglio. Per altre donne è improponibile fino a che il pensiero femminile sarà intossicato da quello maschile.
I tre attori, insieme a Samanta Togni e Francesca Ciofala, sono impegnate a teatro con la pièce Ricette d’Amore. Una dinamica e frizzante commedia che racconta uno spaccato sul mondo femminile. Quattro donne, molto diverse tra loro, si contendono lo stesso un uomo. All’improvviso tra loro scatta la sindrome della preferita.
“In Ricette d’Amore superiamo la cliché della competizione femminile – afferma Patrizia Pellegrino– e infatti ci uniamo, grazie ad un forte sentimento di amicizia, per poter sconfiggere Luca, interpretato da Ascanio, che prende il cuore di tutte noi. In un primo momento ci sentiamo sbarellate da queste forti emozioni ma poi quando ci rendiamo conto del suo gioco reagiamo. Nella vita reale siamo un gruppo di lavoro che mi sono scelta, siamo donne alleate di vita, non è facile ma abbiamo avuto la fortuna di instaurare un feeling profondo. La fedeltà è fondamentale in rapporto cresce e matura, per far funzionare una storia d’amore devi proteggerlo con la fedeltà”.
Ascanio Pacelli è il protagonista maschile della commedia teatrale Ricetta d’Amore, “quando mi chiamò il regista e mi propose questa parte accettai, ma solo dopo mi sono reso conto in cosa mi sono infilato con quattro donne” – scherza Ascanio. L’attore viene da una famiglia importante, “ho avuto la fortuna di avere un Papa in famiglia che non è stato solo motivo di lustro perché mi ha permesso di avvicinarmi al mondo del Vaticano ma anche di responsabilità in quanto la mia famiglia è stata, per necessità, fatta di tante regole. Ricordo che a mio nonno gli davo del lei e ogni volta che lo salutavo gli baciavo l’anello. Mio padre – continua Ascanio- è stato più morbido anche perché la famiglia di mia madre, da buoni toscani, era simpatica e allegra. Ad un certo punto della mia vita ho scelto di essere ribelle perché non ci stavo più dentro le troppe regole e infatti ho intrapreso un percorso particolare. Lo conferma anche la partecipazione al Grande Fratello che mi ha completante cambiato e mi ha permesso di andare per la mia strada. Nella casa del GF ho trovato l’amore della mia vita, per me è stato un colpo di fulmine e sono 15 anni che sto con Katia. Non posso dire di capire le donne, sarebbe anche noioso e appiattirebbe il rapporto, ma ho imparato a capire i momenti della persona più importante della mia vita. Ho capito che Katia sarebbe stata la donna della mia vita dopo soli sette giorni e dopo 15 anni posso dire di aver avuto ragione. Questa esperienza mi ha permesso di capire, accettare e amare prima i suoi lati negativi, infatti quando siamo usciti dalla casa ho scoperto il bello. Il primo appuntamento, solo io e lei, è avvenuto dopo quattro mesi” conclude Pacelli.
“Nella vita reale non mi è mai capitato di essere colpita dalla sindrome della preferita, afferma Matilde Brandi, ma purtroppo accade, quante volte entriamo in un posto e le donne si sentono infastidite dalle altre? L’uomo per farti la corte deve sentire la tua disponibilità”.