Questa sera andrà in onda su Rai 1 “Gigi: questo sono io”, ma il cantante ci farà compagnia in tv per tutto il mese di giugno. Oggi Gigi D’Alessio è stato ospite di Io le donne non le capisco anche per raccontarci come sta vivendo questo periodo.
“Per tutto il mese di giugno sarò in televisione. Stasera andrà in onda la replica di un programma che feci una decina di anni fa, “Gigi: questo sono io” con duetti con Renato Zero, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Anna Tatangelo, Arisa, Noemi, sarà un puntatone. Il 2 giugno ci sarà la replica di “Non mollare mai” insieme ai campioni del calcio, il 6 replica dello show con Pippo Baudo e il 13-20-27 andranno in replica le tre puntate con Vanessa Incontrada”- ci confessa il cantautore.
Gigi riceve quotidianamente messaggi di affetto, “è vero che manco alla gente – racconta- ma loro mancano tanto anche a me. L’ispirazione? no, non è arrivata, ma questo periodo non è stato affatto facile, mi sedevo al pianoforte per curare la mia anima. Non facevo altro che pensare a quello che accadeva e ho sofferto. Avendo i figli in casa che mi chiedevano spiegazioni ho capito di essere il capitano della squadra famiglia e dovevo trasmettere loro sicurezza, è stato un vero impegno e siccome anche io ho avuto paura, come tutti, per calmarmi, per sentirmi bene e per rassicurare i miei familiari mi mettevo seduto al pianoforte”.
Il Covid ci ha costretto a stare in casa per molti mesi, “devo dire che noi siamo dei privilegiati, stiamo bene in salute, possiamo fare la spesa, ma proprio per questo dobbiamo cercare di fare qualcosa per aiutare gli altri. Quando ricevi tanto dalla vita devi anche dare. Questa pandemia ha fatto anche qualcosa di buono, ha messo tutti sullo stesso livello, tutti abbiamo lottato contro il virus. Certo chi era spregevole rimane tale, anzi forse è anche peggiorato, ma per chi non lo è mai stato, questo periodo ci deve far riflettere sui veri valori della vita, dobbiamo apprezzare quello che abbiamo e non correre per raggiungere chissà che cosa. Chi ha recepito questo messaggio ha la possibilità di cambiare.
Molte persone sono arrabbiate per giusti motivi, non hanno ricevuto ancora gli aiuti economici tanto promessi o la cassa integrazione. Vedo ancora messaggi per donare alla protezione civile, ma ci deve pensare lo Stato, noi dobbiamo aiutare le persone che conosciamo e che sono in difficoltà, se non si mangia per tre giorni poi si muore.
La mia categoria è stata fortemente penalizzata, ancora non sappiamo quando si ripartirà, se a ottobre o addirittura tra un anno. Dietro un artista c’è un indotto di circa 400 persone, ovvero 400 famiglie che sono state completamente dimenticate dallo Stato. Queste persone sono quelle che ci permettono di fare le star. La musica muove molto l’economia, basta pensare anche agli ambulanti che sono fuori i luoghi nei quali ci esibiamo. E anche loro quest’anno non potranno lavorare.
Però credo che il prossimo duetto lo faccio con un virologo! Sono ovunque, e poi ognuno smentisce il collega, li vedo più in tv che sul campo a lavorare. Per me i veri eroi sono i medici, gli infermieri, chi lavora nel supermercato e le forze dell’ordine, insomma tutte le persone che hanno lottato per noi sul campo di battaglia! La cosa che mi ha meravigliato di questa pandemia è che all’inizio si respirava una Italia unita e compatta, ora si è ricominciato a litigare. Guarda quello che sta succedendo tra le Regioni, capisco la paura del governatore della Sardegna perché parliamo di un’isola, non ci sono le strutture sanitarie in grado di poter far fronte ad una eventuale emergenza. Noi del sud siamo stati fortunati, dobbiamo ringraziare il nord perché è grazie a loro se noi abbiamo adottato subito le misure di contenimento e e abbiamo limitato i danni. Parliamoci chiaro, l’Italia non è uguale, al sud nella sanità non abbiamo le strutture e le capacità per affrontare una pandemia. Capisco le difficoltà del governatore della Sardegna, però ci vuole un pò di buon senso civico, e questo lo dobbiamo avere noi cittadini. Al di là delle polemiche ci vuole buon senso. Dobbiamo dimostrare intelligenza individuale, ma questa intelligenza la devono avere anche i nostri politici. Non arriva mai un messaggio unico, quindi sembra che ognuno fa come gli pare ma noi siamo l’Italia, il più bel paese del mondo e dobbiamo essere uniti, soprattutto in questa fase”, conclude Gigi D’Alessio.