Home Le nostre rubricheIl diario di Sonia Quanto ci ha cambiato il non poterci abbracciare? Ne parliamo con Andrea Sannino e Gigi D’Alessio

Quanto ci ha cambiato il non poterci abbracciare? Ne parliamo con Andrea Sannino e Gigi D’Alessio

di Sonia D'Agostino

Seconda puntata di questa stagione di Io le donne non le capisco, oggi tantissimi ospiti ci hanno fatto compagnia: Rosalia Porcaro, Andrea Sannino, Gigi D’Alessio, Maria Grazia Cucinotta e Giulio Violati.

Proprio Maria Grazia Cucinotta e Giulio Violati hanno da poco celebrato 25 anni di matrimonio, per l’occasione sono intervenuti in trasmissione: “Stiamo andando a festeggiare il nostro venticinquesimo anniversario di matrimonio – racconta Maria Grazia. Ci sono state persone che pensavano non saremmo durati più di 3 anni… vedi a volte gli amici! E invece siamo qui: 25 anni sono tanti, ma se li paragono ad una vita intera, ti rendi conto che ci sono ancora tante cose che dobbiamo vivere. Sono fortunata a stare con una persona come Giulio perché è simpatico e ti fa ridere”. 

Con Andrea Sannino e Gigi D’Alessio, invece, abbiamo affrontato il tema sul quale ci siamo interrogati questa settimana sulla nostra pagina Facebook di Io le donne non le capisco:

Secondo voi il lockdown ha fatto male al nostro cervello sociale? L’empatia è andata in tilt rendendo difficile anche i rapporti più normali, come quelli fra amici, figli e relazioni amorose? La pandemia ha creato una sorta di distacco sociale fra noi e gli altri? Ti ha cambiato il non poter abbracciare le persone come un tempo?

Andrea Sannino, cantante napoletano, autore della canzone “Abbracciami” ha scoperto di essere positivo al Covid-19 e da circa una settimana è chiuso in casa ma “mi reputo fortunato, ho avuto lievi sintomi- racconta Andrea, ora mi sento bene, sono in via di guarigione. Non so esattamente come ho contrattili virus ma sto in mezzo alla gente che vuole fare la foto e non ce la faccio a non dimostrare a loro affetto. Sono stato fortunato, perché penso a chi è in ospedale. Non  è facile stare a casa con tua figlia che ti chiama da dietro la porta, è molto dura. L’ispirazione in questo momento non arriva, non ho la testa per creare. Nonostante io abbia sempre cercato il tormento, in questo momento proprio non mi viene. Durante il lockdown ho invece creato molto, ho scritto tanto ma il momento non è felice per far uscire una canzone. Anche nei programmi in cui sono stato c’era un’atmosfera spettrale. Solo i social sono rimasti per promuovere le canzoni. La cosa che mi fa più paura è che i bimbi che vanno a scuola possano rimanere scioccati da quello che stanno vivendo e che poi per loro diventi la normalità. Io invece voglio pensare ad un mondo senza mascherina. I mezzi di comunicazione tendono a farci deprimere, è bello avere la speranza che tutto questo passerà”. 

 

Per Gigi D’Alessio questo virus ha “cambiato tutti, ma dobbiamo cercare di prendere il lato positivo di questa emergenza sanitaria. Abbiamo ridato valore ai gesti più semplici, ha riavvicinato le famiglie facendo capire quanto una carezza, un abbraccio ai propri genitori o amici siano importanti. Ma dobbiamo trovare un modo per andare oltre. In questo momento difficile dobbiamo pensare a ciò che verrà, il bello che accadrà domani. Dovremo avere la capacità di cancellare senza però dimenticare la sofferenza provata in questo lungo periodo. Purtroppo noi siamo l’assembramento e dobbiamo sperare che esca presto il vaccino e che ci diano delle informazioni più comprensibili a tutti. Meno politica e più fatti e meno scienziati in televisione che dicono tutto e il contrario di tutto. Questa malattia ci ha messo tutti sullo stesso piano, ci ha fatto capire l’importanza di avere un lavoro, l’importanza degli infermieri che sono sempre in prima linea. Mi auguro che possa riaccendere la mia musica il 3 luglio 2021 dallo stadio San Paolo di Napoli, siamo in attesa delle autorizzazioni. Il 12 dicembre invece sarò il padrone di casa con Rocio Munoz Morales e Serena Rossi del Galà di Telethon”.

È primo in classifica con il nuovo album “Buongiorno” nel quale ha radunato tanti esponenti del rap napoletano “questo nuovo album mi ha dato una energia pazzesca. La musica non ha barriere, è una sola: la differenza sta nel modo in cui la vesti. Nel caso di “Buongiorno” ho messo alle mie canzoni qualche tatuaggio ed è diventata un po’ più Urban. Quando Napoli si unisce siamo una bella forza”. 

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